L’apprensione della leader a un anno dalla sua elezione. Le trattative su Piemonte e Basilicata
Alle nove e cinque del mattino al Nazareno erano già sicuri del risultato. «Ci saranno delle sorprese», diceva Elly Schlein ai fedelissimi, con un largo sorriso, perché la segretaria si è spesa — anche contro una parte del Pd — per questo accordo. Poi la mattinata si snoda nell’attesa, più che lenta, dei risultati. La serata prosegue con un volo per Cagliari, in cui Schlein e Conte stanno a quattro file di distanza.
Si parlano, certo, ci mancherebbe, ma sono poche frasi, spiccicate a fatica tra il decollo e l’atterraggio, in cui la leader dem insiste sull’obiettivo finale: «La vittoria di Todde per noi è importante, dobbiamo valorizzarla come coalizione».
La segretaria dem, dalla mattina, segue quel che accade. Aspetta, imponendosi una calma che non prova e a un certo punto si lascia andare, perché sa che un eventuale successo in Sardegna, nel giorno in cui ricorre l’anniversario della sua vittoria alle primarie, non è un dato casuale. La leader del Pd viene avvertita in mattinata della decisione di Giuseppe Conte di volare in Sardegna per congratularsi con Alessandra Todde «qualunque sia il risultato». Schlein non ci pensa nemmeno un attimo: «Vado anch’io». E lo fa sapere al leader dei 5 stelle.
Del resto, perché farsi «oscurare» quando il Pd è il primo partito…
Author: Maria Teresa Meli
Data : 2024-02-26 22:51:16
Dominio: www.corriere.it
Leggi la notizia su: Corriere.it – Politica
LEGGI TUTTO