di Kevin Carboni
Il parco eolico offshore più grande del mondo ha prodotto energia per la prima volta. Lo ha annunciato la società energetica danese Orsted, che ha gestisce l’impianto Hornsea 2, situato nelle acque a circa 89 chilometri a largo della costa orientale del Regno Unito. Si tratta di un passo fondamentale per lo sviluppo della struttura, che mira a dare energie a più di un milione di case.
Le dimensioni di Hornsea 2 sono abbastanza impressionanti. Utilizzerà 165 turbine Siemens Gamesa distribuite su un’area di 462 chilometri quadrati e vanterà una capacità energetica di oltre 1,3 gigawatt. Una cifra enorme che, per intenderci, equivale a quanti gigawatt servono a Doc Brown per far viaggiare nel tempo la famosa DeLorean di Ritorno al futuro o alla capacità energetica di circa 3 milioni di pannelli fotovoltaici.
L’impianto potrà assumere il titolo di parco eolico offshore più grande del mondo quando sarà pienamente operativo nel 2022, ma intanto, nella notte di sabato 18 dicembre Hornsea 2 ha per la prima vola immagazzinato energia e prodotto potenza. Per ora, il primato è ancora di Hornsea 1, il suo “fratello maggiore”, situato al largo delle coste dello Yorkshire. “Insieme” ha annunciato Orsted in una dichiarazione riportata dalla Cnbc “i due impianti saranno in grado di produrre energia per più di 2 milioni di abitazioni”.
Nel Regno Unito l’eolico offshore è un settore maturo e con grandi prospettive di espansione nei prossimi anni. Le autorità britanniche puntano ad arrivare a una produzione di 40 gigawatt entro il 2030. L’Unione europea, di cui Londra non fa più parte dal 2020, sta puntando a una potenza di 300 gigawatt entro la fine del secolo. Dall’altra parte dell’Atlantico invece, gli Stati Uniti sono ancora indietro per raggiungere i livelli europei. Il primo impianto offshore statunitense, il Block island wind farm, è situato nelle acque del lago di Rhode Island e produce solo 30 megawatt. Tuttavia, l’amministrazione del presidente Joe Biden ha detto di voler installare un nuovo impianto da 30 gigawatt entro il 2030.
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www.wired.it
2021-12-22 16:19:33