Tempo una decina di minuti e l’incendiario intervento di Fedez dal palco del concerto del Primo Maggio contro la Lega e in difesa del ddl Zan ha scatenato un putiferio politico. Prima a rispondere alle parole dell’artista è stata la lega, chiamata direttamente in causa, che parla di «squadrismo politico». «Basta con il teatrino della censura, Fedez ha confuso il 1 maggio con la Festa de l’Unità dice Massimo Capitanio, capogruppo in Vigilanza Rai e deputato – . La libertà di espressione sarà sempre garantita anche a chi, come lui, ha usato il palco dei lavoratori per fare squadrismo politico senza contraddittorio. Fa paura la sua lista di proscrizione senza contraddittorio e che si usi mezzo milione di euro dei cittadini per fare comizi, recitando un pietoso copione. La Rai ha il dovere di tutelare tutti, non solo i promoter milionari del Pd».
Anche Matteo Salvini interviene ma con toni più morbidi di quello che ci si poteva aspettare. Anzi, invita Fedez alò dialogo: «Adoro la Libertà. Adoro la musica – scrive su facebook – , l’arte, il sorriso. Adoro e difendo la libertà di pensare, di scrivere, di parlare, di amare. Ognuno può amare chi vuole, come vuole, quanto vuole. E chi discrimina o aggredisce va punito, come previsto dalla legge. È già così, per fortuna. Chi aggredisce un omosessuale o un eterosessuale, un bianco o un nero, un cristiano o un buddhista, un giovane o un anziano, rischia fino a 16 anni di carcere. È già così. Reinvito Fedez a bere un caffè, tranquilli, per parlare di libertà e di diritti».
Arriva subito dopo il commento di Alessandro Zan, il deputato Pd promotore del ddl sull’omofobia: «Il coraggio di Fedez al Concertone dà voce a tutte quelle persone che ancora subiscono violenze e discriminazioni per ciò che sono. Il Senato abbia lo stesso coraggio ad approvare subito una legge per cui l’Italia non può più attendere. Grazie Fedez #1maggio».
1 maggio 2021 (modifica il 1 maggio 2021 | 23:53)
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