Forum dei Giovani di Torre del Greco, rivolta contro il presidente: «Non ci rappresenti più»

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Torre del Greco. Prima la nomina di scrutatore – ottenuta attraverso qualche «aggancio» in consiglio comunale – in occasione delle politiche del 25 settembre. Poi una serie di attività promosse in «sinergia» con il CoBar della Stecca, l’incubatore di imprese di area Pd in cui lavora da diversi mesi. Sono i principali «pomi della discordia» capaci di scatenare una vera e propria bufera su Antonio Porzio, il baby-presidente del Forum dei Giovani letteralmente «sfiduciato» in occasione dell’ultima riunione dell’organismo under 30 con sede a palazzo Baronale. Un organismo già interessato da una vera e propria fuga – sette i giovani andati via perché in aperto contrasto con i vertici dell’assise venuta fuori dalle elezioni della primavera 2020 – e ora destinato a ulteriori veleni.

La «sfiducia» pubblica

Gli stracci sono volati in occasione dell’ultima riunione del Forum dei Giovani, con due «storici» consiglieri pronti a puntare l’indice contro la «deriva politica» dell’organismo giovanile: «Dobbiamo combattere un certo modo di fare politica – l’affondo dell’ex presidente Mattia Maio, un passato da grillino alle spalle – una politica che fa gli interessi personali e che fa gli interessi degli amici. Invece sembra ci stiamo allineando a questo modo di fare». Un chiaro riferimento alla nomina di scrutatore arrivata da qualche consigliere comunale in favore di Antonio Porzio: «Il Forum è composto da anime diverse e ci sta che ognuno conosce qualcuno – le argomentazioni del cugino dell’esponente d’opposizione Vincenzo Salerno – Il punto è diverso quando vieni nominato scrutatore esclusivamente per il ruolo che ricopri, mettendo in discussione la credibilità del Forum. Da oggi Antonio Porzio non mi rappresenta più». Sulla stessa lunghezza d’onda Cristiano Borriello: «Politicizzando il Forum rischiamo di perdere il lavoro svolto fino a oggi da tutti noi. Anche chi non ha mai fatto parte di una realtà politica rischia di essere etichettato». Parole pesanti come macigni per Antonio Porzio, erede di un pluri-candidato (mai eletto) al consiglio comunale.

La difesa d’ufficio

Le accuse sono state respinte al mittente da Antonio Porzio, pronto a evidenziare come le critiche fossero rivolte alla sfera privata e non «istituzionale» e di «non avere preso in giro nessuno o leso la dignità del Forum». Parole di circostanza per chiudere la riunione, ma non certamente la spaccatura all’interno dell’organismo giovanile diventato una sorta di (brutta) copia del consiglio comunale dei «grandi».

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Alberto Dortucci , 2022-10-06 11:52:58 ,

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