Tra scandalo e sobrietà
Un’edizione estremamente sottotono, o quantomeno sobria, quella del 9 gennaio, dei (finora) tanto attesi Golden Globes; e non priva di polemiche, che non riguardano in questa circostanza lo scintillante mondo del gossip attoriale, ma uno scandalo ben più profondo che colpisce il cuore pulsante di una delle manifestazioni cinematografiche internazionali più significative. Sotto accusa, già dall’anno scorso, e non per gli ormai inflazionati motivi pandemici, di cui ciascuno spesso si appropria ingiustificatamente, ma per una serie di ambigui meccanismi della Hollywood Foreign Press Association (HFPA). La suddetta associazione di stampa straniera, incaricata di assegnare i tanto ambiti riconoscimenti dal 1943, è stata travolta, lei stessa, da un ciclone mediatico che ha costretto, per l’edizione di quest’anno, a una battuta in ritirata per sedare gli animi ancora incandescenti. Dimenticate dunque, per il debutto maldestro di questo 2022, la diretta con tanto di presentatori (ancora insuperabile la conduzione dell’anno scorso del caustico Ricky Gervais), attori felici e sorridenti, sala piena e ricevimenti in pompa magna. Introvabile, perché inesistente, la diretta streaming inizialmente ventilata; cinefili ed esperti di settore si sono dovuti accontentare di una rebarbativa sequela di Twitter dal canale ufficiale che, durante la notte, hanno di volta in volta annunciato i nomi, pressoché prevedibili, dei vincitori delle varie categorie. Pochi, anche, i commenti dei diretti interessati, premiati e non, sempre meno inclini al giubilo virtuale.
Una vittoria annunciata
La meritatissima medaglia d’oro al miglior film drammatico, che è valso anche il premio alla gloriosa regista Jane Campion, va a Il potere del cane, rigorosamente di produzione Netflix, di cui è stata apprezzatissima – e dunque premiata – l’interpretazione al migliore attore non protagonista Kodi Smit McPhee. Senza nulla togliere all’eccezionale bravura del trio Benedict Cumberbatch, Kirsten Dunst e Jesse Plemons, il giovane attore australiano trionfa sulla “concorrenza” (Ben Affleck, Jamie Dornan, Troy Kotsur, Ciaran Hinds). Tra i “senior”, nonché migliori attori e attrici protagonisti, si manifesta l’armonia del compromesso: vincono Will Smith per King Richard, dal sibillino titolo shakespeariano, padre sullo schermo delle due regine del tennis, Serena e Venus Williams; e una sempre più trasformata Nicole Kidman per Being the Ricardos, in una credibile interpretazione al fianco del nominato, ma non premiato, Javier Bardem.
Stupori e delusioni
Delude ma non stupisce, francamente, la mancata premiazione dell’italica pellicola È stata la mano di Dio di Sorrentino tra i migliori film stranieri: film estremamente toccante e intimo, non ha retto l’epico racconto moderno Drive my car del giapponese Ryûsuke Hamaguchi. Per quanto anche l’iraniano Un eroe di Asghar Farhadi meritasse un valido riconoscimento per la potenza del messaggio sociale.
Stupisce di più, onestamente, la raffica di premi attribuiti al colosso hollywoodiano West Side Story di Steven Spielberg (migliore commedia musicale, miglior attrice di film e commedia musicale per Rachel Zegler, miglior attrice non protagonista Arianna de Bose): un bel regalo di compleanno per il regista, che ha coronato il sogno della sua vita cinematografica dedicandosi alla pellico. Il remake, che aveva letteralmente divelto la critica a metà, ha visto prevalere il partito di coloro che hanno altamente apprezzato la melensa interpretazione; ignorato, mal compreso e forse troppo politically incorrect, invece, Don’t look up, presente nella stessa categoria e a cui non è stato attribuito alcun premio. Nessuna menzione nemmeno per Dune, su cui forse in tanti avrebbero scommesso e una breve lacrima versata per il tenero film d’animazione Luca, travolto dalla colorata forza colombiana di Encanto.
Se effettivamente l’edizione ha manifestato tutte le sue debolezze, il passo indietro nel cerimoniale della premiazione sembra invece aver lasciato spazio alla potenza comunicativa del cinema internazionale.
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di Serena Pacchiani
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2022-01-10 16:38:24 ,