Google: come è evoluta la ricerca dal 1997 a oggi

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Sono passati 25 anni dal debutto della prima versione della ricerca di Google per recuperare in breve tempo le giuste informazioni sul web e dal 1997 (anno della registrazione del dominio) a oggi le innovazioni hanno aggiunto un mattone dopo l’altro per costruire un servizio molto più esteso e profondo di quanto si sarebbe mai immaginato un quarto di secolo fa. Abbiamo partecipato a una tavola rotonda online con Danny Sullivan, Public Liaison per la Ricerca Google, che ha ripercorso le tappe più importanti del viaggio evolutivo di Google Search. Tutto era iniziato l’anno prima, nel 1996, con l’algoritmo PageRank messo a punto dai fondatori Larry Page e Sergey Brin nell’ambito di un progetto di ricerca presso la Stanford University, per valutare la bontà di una pagina rispetto a un’altra a livello di qualità e quantità di link che la collegano. 

Era il 1998 quando appare il primo Doodle, dedicato al festival del Burning Man nel deserto del Nevada con i due fondatori che cambiarono il logo per informare dell’assenza del team in ufficio, mentre nel 2020 è il tempo del primo Doodle internazionale a firma dell’allora stagista Dennis Hwang sull’anniversario della presa della Bastilgia. Lo stesso anno Google si rende disponibile già in dieci lingue, italiano compreso e l’indice raggiunge un miliardo di url considerate. Il 2001 vede il debutto della piattaforma pubblicitaria AdWords e il “Forse cercavi…” che corregge l’ortografia per risultati di ricerca più precisi e di Google Immagini, con l’ispirazione di risultati visivi e non sologiunta dalle corpose ricerche sull’audace vestito verde scollato indossato da Jennifer Lopez ai Grammy Awards. Il 2002 inaugura novità importanti come lo Zeitgeist di fine anno che riassume le ricerche più popolari degli ultimi 12 mesi, la diffusione delle api di Google dedicate agli sviluppatori che vogliono sfruttare le potenzialità di ricerca all’interno dei propri lavori e la piattaforma Google News che raccoglie le notizie da varie fonti.

Nel 2003 ecco il primo easter egg con la calcolatrice online che apre il risultato 42 cercando “La risposta sulla vita, sull’universo e sul tutto” citando la Guida galattica per gli autostoppisti, mentre nel 2004 debutta il completamento automatico che si basa sul volume di ricerche e sulla geolocalizzazione, promettendo di velocizzare i tempi di digitazione, ma indubbiamente rendendosi anche responsabile di veicolare gli utenti. Nel 2005 arrivano Mappe e Meteo più la ricerca ottimizzata per smartphone. Nel 2006 fanno capolino altri servizi molto usati ancora oggi come Google Traduttore e Google Trends che visualizzano in modo più profondo i volumi di ricerca. Nel 2009 arriva la ricerca vocale che traduce la voce in comandi, ma anche gli annunci con scheda di prodotto. Nel 2010 Google introduce il nuovo sistema di indicizzazione chiamato Caffeine che fornisce il 50% di risultati più aggiornati e l’utile ricerca tramite immagini per trovare risultati partendo da una foto da caricare o da linkare.

Nel 2014 il sistema si aggiorna a Hummingbird (colibrì) che cerca di comprendere meglio le ricerche con un linguaggio più vicino a quello di tutti i giorni e colloquiale, soprattutto nel caso di domande dirette e arrivano gli Snippet ossia i riquadri utili con porzioni di post, articoli o altri contenuti dai risultati di ricerca. Nel 2016 arrivano la traduzione automatica neurale più precisa e l’ottimizzazione degli annunci tramite machine learning, mentre nel 2017 ecco Lens per cercare in modo naturale “mostrando” che cosa si ha davanti al sistema tramite la fotocamera, con la traduzione testo in tempo reale nel 2019 e sbarcare su desktop nel 2021. Per la pandemia da Covid-19, Google introduce sin dal 2020 le informazioni importanti con un portale dedicato che cerca di veicolare gli utenti verso fonti confermate e attendibili. Ecco il portale dedicato alle evoluzioni della ricerca su Google con la timeline da esplorare.



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di Diego Barbera www.wired.it 2022-08-15 05:00:00 ,

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