L’Ucraina ha colpito per la prima volta un caccia Su-57, il più moderno di Mosca, in territorio russo. Lo ha riferito l’agenzia di intelligence militare di KIev, aggiungendo che l’aereo è stato danneggiato dopo un attacco all’aeroporto di Akhtubinsk, nella regione di Astrakhan, nel sud della Russia, a 589 chilometri di distanza dalla prima linea di guerra. Mosca continua l’avanzata nella regione di Sumy, dove ha attaccato undici villaggi. L’ex presidente russo Medevedev attacca: “Oggi l’Ucraina è completamente controllata, governata e sponsorizzata dagli Stati Uniti e dalla Nato”.
Peskov: “L’Occidente è nell’estasi pre-bellica”
I Paesi occidentali sono entrati in una ”estasi pre-bellica” e, con questo pretesto, hanno iniziato a censurare i loro media, anche quelli più autorevoli. I materiali scritti sotto dettatura sono visibili ad occhio nudo, ha detto il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov a Vgtrk. Peskov ha osservato che anche le più grandi agenzie internazionali sono ”sotto pressione da parte del Paese in cui si trovano le loro sedi”. ”Loro si stanno preparando per la guerra con noi. Entrando in questa estasi prebellica, iniziano a violare gli interessi dei media, censurandoli”, ha sottolineato il rappresentante del Cremlino.
Mosca smentisce Kiev: “L’avanzata nella regione di Kharkiv prosegue”
L’esercito russo afferma di aver migliorato le proprie posizioni nel nord della regione ucraina di Kharkiv, smentendo Kiev e l’intelligence occidentale secondo cui il fronte sarebbe stato stabilizzato. Secondo il rapporto di guerra del ministero della Difesa russo, le unità del gruppo Sever (Nord) hanno migliorato le loro posizioni “in prima linea” e hanno causato vittime alle brigate meccanizzate ucraine in diverse località della regione, inclusa la città principale della zona, Vovchansk. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva invece assicurato nel suo messaggio video notturno che “l’esercito russo ha fallito nella sua operazione a Kharkiv. Ora li conteniamo al massimo e distruggiamo le unità russe che entrano nel nostro territorio e terrorizzano la regione di Kharkiv”, aveva detto.
Il leader dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Igor Pushilin, ha sottolineato parlando con l’agenzia RIA
Novosti che l’offensiva a Kharkiv ha costretto Kiev a mobilitare riserve da altre zone del fronte per respingere gli attacchi nemici. “Non abbiamo fretta. La liberazione di ogni localita’, anche la piu’ piccola, e’ accompagnata da duri combattimenti.
Ma, naturalmente, l’espansione del fronte ha costretto il nemico ad apportare alcuni cambiamenti nelle sue azioni”, ha detto.
Putin aveva inizialmente affermato che l’obiettivo dell’offensiva a Kharkiv era quello di creare una zona di sicurezza che riducesse gli attacchi dell’artiglieria ucraina contro le regioni di confine con la Russia, ma Mosca e’ ancora lontana dal raggiungere sia il primo che il secondo obiettivo.
Lavrov: “Bugie che la Francia non ha già istruttori in Ucraina”
Le dichiarazioni di Parigi secondo cui non ci sono istruttori francesi in Ucraina non sono nient’altro che bugie: lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, come riporta la Tass. “Guardate come si sono attivati i nostri colleghi francesi, il primo ministro francese (Gabriel Attal) ha improvvisamente iniziato a dire che loro non hanno istruttori lì. Questo non è vero e loro lo sanno”, ha detto Lavrov.
Media: al vaglio della Nato la possibile apertura di un ufficio a Kiev
La Nato sta valutando la possibilitàdi istituire una posizione di inviato permanente a Kiev come parte del suo impegno a lungo termine per l’Ucraina nel contesto della guerra in corso con la Russia. A scriverlo sull’autorevole Foreign Policy è stato Robbie Gramer, citando funzionari occidentali e assistenti del Congresso degli Stati Uniti “che hanno familiarità con la questione”. Stando alle indiscrezioni, rilanciate stamane dalle principali testate ucraine, il piano dovrebbe essere annunciato al vertice Nato di Washington a luglio, se approvato, prevede la creazione di un posto di “rappresentante civile senior” in Ucraina. Un ufficio che ricoprirebbe un ruolo per molti versi simile a quello che aveva l’ufficio Nato aveva in Afghanistan.
Tajani domani a Berlino per la conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina
Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, sarà da domani a Berlino per partecipare ai lavori della Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina, il più importante appuntamento annuale per discutere del sostegno economico, delle riforme e della ricostruzione dell’Ucraina e che l’Italia organizzerà nel 2025. ‘Il governo italiano è fermamente impegnato nel sostegno alla ripresa e ricostruzione dell’Ucraina, come dimostra anche la nutrita e qualificata presenza del nostro sistema imprenditoriale a Berlino. È un tema che abbiamo posto anche al centro della nostra Presidenza G7: dalla Conferenza ci attendiamo risultati concreti e siamo pronti a prendere il testimone per organizzarla in Italia nel 2025”, ha commentato Tajani, che ha sottolineato come l’assistenza bilaterale italiana, al netto di quella militare e al contributo a quella europea, ammonti sinora a oltre 2 miliardi di euro. La missione del vicepresidente Tajani si aprirà la sera del 10 giugno con un evento di sistema presso la residenza dell’Ambasciatore d’Italia a Berlino intitolato ”La strada verso Urc 2025: l’Italia per la ricostruzione dell’Ucraina”, al quale parteciperanno circa quaranta tra aziende, associazioni e istituzioni italiane particolarmente profilate verso l’Ucraina, tra le quali Ice Agenzia Sace, Simest, Cassa Depositi e Prestiti, Confindustria.
Papa Francesco: “Non dimentichiamo il popolo ucraino che soffre e vuole la pace”
“Non dimentichiamo il martoriato popolo ucraino che più soffre e più anela la pace”. Lo ha detto il Papa all’Angelus e, salutando un gruppo ucraino presente a Piazza San Pietro con le bandiere, ha aggiunto: “Vi siamo vicini. È un desiderio questo della pace. Perciò incoraggio tutti gli sforzi che si fanno perché la pace possa costruirsi quanto prima con l’aiuto internazionale”. Infine ha aggiunto: “Non dimentichiamo il Myanmar”.
Kiev: “Nelle forze armate ci sono oltre 67 mila donne”
Più di 67.000 donne prestano attualmente servizio nelle Forze Armate ucraine, e la maggior parte di loro fa parte del personale militare: lo ha detto la vice ministra della Difesa, Nataliia Kalmykova, programma tv Small Talk, citata da Ukrinform. “Attualmente, abbiamo più di 67.000 donne nelle Forze Armate, di cui 19.000 sono operaie e altre sono militari”, ha affermato Kalkmykova. La presenza delle donne nell’esercito è in crescita dal 2014 e dall’inizio della guerra il 24 febbraio 2022 questa tendenza ha subito un’accelerazione, nonostante il fatto che nel Paese la mobilitazione non si applica alle donne.
Kalmykova ha anche osservato che oggi le donne scelgono sempre più professioni nell’esercito che tradizionalmente non sono considerate femminili, ma che mostrano il loro desiderio di combattere al fronte. “Nel 2018, la legislazione è stata modificata e le donne hanno ottenuto il diritto di ricoprire incarichi nelle forze armate ucraine – ha detto la vice ministra -. Allo stesso tempo, purtroppo, abbiamo ancora un problema con la promozione delle donne. Stiamo cercando modi per risolvere questo problema in modo che le donne che vogliono costruire una carriera nelle Forze Armate possano avere questa opportunità”.
Kiev all’Italia: “Grazie per l’invito a Zelensky per il G7”
Il capo dell’Ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, ha ringraziato ieri la direttrice generale del Dis, Elisabetta Belloni, per avere invitato Volodymyr Zelensky a partecipare al summit del G7: lo scrive su X lo stesso Yermak, come riporta Ukrinform. “Ho incontrato lo Sherpa del G7/G20 e direttrice generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza italiano, Elisabetta Belloni. L’ho ringraziata per aver invitato il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky al vertice del G7”, si legge nel messaggio. “Ho espresso gratitudine all’Italia per il suo sostegno all’Ucraina”, ha aggiunto. Ukrinform aggiunge che Yermak ha anche chiesto a Belloni di esercitare pressioni sulla partecipazione dei Paesi del Sud Globale al vertice sulla pace in Ucraina che si terrà in Svizzera. Come riportato in precedenza, ieri Yermak ha incontrato anche Papa Francesco.
Kiev: “Nell’ultimo giorno sono stati uccisi 1.270 soldati russi”
La Russia ha perso 518.560 soldati in Ucraina dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2022. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. Questo numero comprende 1.270 vittime delle forze russe subite lo scorso giorno. Secondo il rapporto , la Russia ha perso anche 7.869 carri armati,
15.131 veicoli corazzati da combattimento, 18.562 veicoli e serbatoi di carburante, 13.593 sistemi di artiglieria, 1.097 sistemi di razzi a lancio multiplo, 836 sistemi di difesa aerea, 357 aerei, 326 elicotteri, 10.982 droni, 28 imbarcazioni e un sottomarino.
Zelensky: “Il fallimento dei russi a Kharkov è significativo”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito “molto significativo” il fallimento dell’operazione russa a Kharkov nel suo messaggio serale alla nazione aggiungendo peraltro che il fronte (ucraino) sta per essere ulteriormente rafforzato. “Ho parlato con il comandante in capo della situazione in generale – ha dichiarato – e un risultato molto significativo è che l’esercito russo ha fallito nella sua operazione a Kharkov”. “Ora li stiamo contenendo al massimo e stiamo continuando a distruggere le unità russe che entrano nella regione”, ha aggiunto. “Il fronte (di Kharkov) è stato rafforzato e sarà ulteriormente rafforzato”, ha inoltre chiarito Zelensky.
Orban: “La pace in Ucraina dalle elezioni europee e americane”
Il conflitto ucraino potrà essere risolto se “le forze di pace” vinceranno le elezioni nell’Unione europea e negli Stati Uniti: lo ha detto il primo ministro ungherese, Viktor Orban, rispondendo a una domanda di un corrispondente della Tass dopo aver votato per le europee. Lo riporta l’agenzia di stampa russa. La pace in Ucraina “può essere raggiunta in due fasi”, ha affermato Orban, osservando che l’argomento principale delle elezioni del Parlamento europeo in corso in tutti i Paesi dell’Ue è la questione della guerra e della pace. Nel mese di novembre, ha poi ricordato il premier, si terranno le elezioni presidenziali negli Stati Uniti. “Questa è la seconda fase”, ha aggiunto, sottolineando che se le elezioni in Europa e negli Stati Uniti “saranno vinte da persone che amano la pace”, allora la pace potrà essere regnare in Ucraina.
Kiev: “Mosca ha attaccato undici villaggi nella regione di Sumy”
Le forze russe hanno colpito 11 villaggi nell’oblast nordorientale ucraina di Sumy, in 26 diversi attacchi nel corso della giornata di ieri. Lo ha riferito l’amministrazione regionale. Nelle ultime 24 ore sono state segnalate almeno 59 esplosioni nella regione. Sono state colpite le comunità di Mykolaiv, Khotin, Bilopillia, Krasnopillia, Seredyna-Buda, Znob-Novhorodske, Shalyhyne, Esman, Velyka Pysarivka, Krolevets e Nova Sloboda . Per tutta la giornata, la Russia ha attaccato le comunità di confine con attacchi di mortai, artiglieria e droni. La città di Krasnopillia, con una gente prebellica di circa 7.700 abitanti, ha subito la maggior parte degli attacchi, con 71 esplosioni segnalate nell’area
Orbán: “L’Occidente vuole sconfiggere la Russia per accedere alle sue ricchezze”
“I leader occidentali, che sono sulla strada della guerra, vogliono sconfiggere militarmente la Russia. Il loro piano è semplice, perché è tutta una questione di denaro, che dà loro influenza e potere”. Lo ha detto il primo ministro ungherese Viktor Orbán in un’intervista a HirTv. Orban ha ricordato il periodo degli anni ’90, quando “gli europei furono accolti in Russia e riuscirono a infiltrarsi nell’economia russa, senza incontrare resistenza”. Secondo il premier, l’Occidente ha cercato di sfruttare la Russia in quel periodo, ma “i russi alla fine hanno preso in mano la situazione e hanno trasformato tutto come ritenevano opportuno”. Molti attori occidentali hanno nostalgia di questi tempi, sognano “un’altra grande perestrojka in Oriente” e sperano che il conflitto in Ucraina offra loro opportunità in questo senso, ha spiegato Orbán, aggiungendo che diversi “venditori di armi, creditori e giocatori d’azzardo in borsa” stanno già cercando di trarre profitto dal conflitto
Kiev: “Distrutto per la prima volta un caccia Su-57 russo”
L’Intelligence militare ucraina (Gur) ha annunciato di avere distrutto ieri il più avanzato dei caccia russi, un Sukhoi Su-57: è la prima volta dall’inizio della guerra che le forze di Kiev colpiscono uno di questi aerei. Lo riporta Rbc-Ucraina. “L’8 giugno, un caccia multiruolo Su-57 dello Stato aggressore è stato colpito sul territorio dell’aeroporto di Akhtubinsk, nella regione di Astrakhan, nella Federazione Russa, situato a 589 chilometri dalla linea di combattimento”, si legge in un comunicato. Il Gur pubblica immagini satellitari che mostrano l’aereo in questione parcheggiato nell’aeroporto russo. “Le immagini mostrano che il 7 giugno il Su-57 era integro e l’8 giugno c’erano i segni dell’esplosione vicino ad esso e le caratteristiche macchie di fuoco derivanti dai danni provocati dall’incendio”, aggiunge l’intelligence militare di Kiev. L’Su-57 è il caccia russo più moderno, in grado di lanciare missili Kh-59 e Kh-69
Medvedev: “L’Ucraina è governata da Stati Uniti e Nato”
“Oggi l’Ucraina è completamente controllata, governata e sponsorizzata dagli Stati Uniti e dalla Nato”. Lo ha dichiarato – come riporta la Tass – il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dimitry Medvedev commentando le dichiarazioni del cancelliere tedesco Olaf Scholz secondo cui l’Ucraina è “forte e non può essere messa in ginocchio”. “Scholz dovrebbe pentirsi davanti agli ucraini – ha aggiunto Medvedev – per le sue bugie sull’imminente vittoria, per aver portato gli ucraini alla distruzione e per la rinascita del nazismo”.
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2024-06-09 13:09:14 ,