Guerra Ucraina-Russia, le notizie di oggi | Esplosioni nella notte a Kiev e in 4 regioni. Mosca: «Sventato un attacco ucraino con droni alla nave militare Khurs nel Mar Nero»


• Mosca: «Sventato attacco con droni a una nostra nave sul Mar Nero»
• L’intelligence di Kiev vuole arrivare a Putin: «È in cima alla nostra lista»
Il punto militare: mezzi americani usati nell’incursione a Belgorod: il Pentagono prende le distanze

Ore 07:49 – Gli Usa: «Ci sarebbe Kiev dietro l’attacco con droni al Cremlino»

Secondo l’intelligence Usa, l’attacco compiuto con droni le scorse settimane contro il Cremlino è stato probabilmente organizzato da una delle unità militari speciali o di intelligence di Kiev. Lo riferiscono alcuni funzionari al «New York Times», secondo cui l’intelligence Usa non è certa che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky o alcuni dei suoi ufficiali fossero informati dell’operazione.

Ore 07:46 – «L’alto numero delle vittime oscura il successo dei russi a Bakhmut»

Secondo un’analisi condotta dall’Institute for the Study of War, il successo russo nella conquista di Bakhmut è stato oscurato dall’elevato numero di vittime durante la lunga battaglia. Le discussioni sulle perdite russe a Bakhmut hanno dominato lo spazio mediatico e stanno offuscando gli eventuali effetti positivi residui. Yevgeny Prigozhin, capo del gruppo Wagner, ha menzionato in un’intervista che vi sono state 20.000 vittime tra i suoi uomini, di cui la metà erano detenuti reclutati, per un totale di 50.000 persone coinvolte. Queste cifre hanno generato dibattiti online sul successo militare di Mosca, portando molti commentatori russi a supporre che le perdite russe siano effettivamente molto elevate. Un osservatore, l’ex ufficiale sovietico Viktor Alksnis, ha sottolineato che le perdite sono significativamente superiori rispetto a quelle registrate dall’esercito in nove anni di campagna in Afghanistan, che ammontano a poco più di 15.000 soldati uccisi.

Ore 07:41 – L’esercito di Kiev abbatte tutti i droni russi usati nell’attacco contro la capitale

Secondo il Kyiv Independent, le forze di difesa aerea dell’esercito ucraino hanno abbattuto tutti i droni russi utilizzati per attaccare Kiev nelle prime ore di questa mattina. Queste informazioni preliminari sono state riportate dal capo dell’amministrazione militare della capitale ucraina, Serhii Popko. Popko ha dichiarato che le forze russe hanno condotto il dodicesimo attacco di massa contro Kiev dall’inizio di maggio, che è durato oltre tre ore, ma che tutti i potenziali attacchi sono stati respinti.

Ore 07:27 – Prigozhin: «In Russia rischio rivoluzione»

Il capo della Wagner ha detto che 20 mila dei suoi combattenti sono stati uccisi nella battaglia per la città ucraina di Bakhmut e ha avvertito che la Russia potrebbe affrontare un’altra rivoluzione se la sua leadership non migliorerà la sua gestione della guerra. Prigozhin ha spiegato che il 20% dei 50 mila detenuti che Wagner aveva reclutato, e un numero simile delle sue truppe regolari, è stato ucciso nei diversi mesi di combattimenti per Bakhmut. Il leader di Wagner ha avvertito sul rischio di una «rivoluzione», dopo che i figli delle famiglie più povere vengono mandati a «morire» al fronte, mentre quelli delle «élite» sono tenuti al riparo dalla guerra. «Prima si solleveranno i soldati, poi i loro cari. Ce ne sono già decine di migliaia, parenti di coloro che sono stati uccisi. E probabilmente ce ne saranno centinaia di migliaia, non possiamo evitarlo», ha spiegato.

Ore 05:00 – Esplosioni nella notte a Kiev e in altre quattro regioni

Esplosioni vengono segnalate nella motte nella capitale Kiev e in altre quattro regioni dell’Ucraina, secondo i media locali. Oltre che nell’oblast di Kiev deflagrazioni sarebbero avvenute in quelli di Kharkiv, Leopoli, Rivne e Khmelnytskyi.

Le forze russe hanno effettuato attacchi con droni durante la notte a Kiev, hanno spiegato funzionari ucraini aggiungendo che le difese aeree della capitale hanno «distrutto tutti» i velivoli nemici. Serhiy Popko, capo dell’amministrazione militare di Kiev, ha dichiarato in un messaggio su Telegram che la Russia «ha nuovamente attaccato dal cielo» la capitale ucraina. «Il nemico continua a utilizzare tattiche di attacco in diverse ondate, con intervalli tra gruppi di droni attaccanti». Gli attacchi sarebbero stati effettuati utilizzando droni Shahed di fabbricazione iraniana.

Ore 04:25 – Allarme antiaereo in cinque regioni dell’Ovest

Nuova notte di paura. Le sirene d’allarme antiaereo risuonano in queste ore in cinque regioni dell’Ucraina, secondo i media locali: Volinia, Ivano-Frankivsk, Leopoli, Ternopil e Chernivci.

Ore 04:03 – Zelensky: «Lavoriamo per far volare gli F-16 il prima possibile»

«Stiamo facendo tutto il possibile per ridurre i tempi» perché i «nuovi potenti velivoli (F-16) pilotati da ucraini possano cominciare a volare nei cieli ucraini». E «il primo F-16 ucraino sarà il segnale più forte dal mondo che la Russia perderà per colpa della sua aggressione, diventando più debole e isolata»: lo ha dichiarato Volodymyr Zelensky in un discorso serale postato dal sito ufficiale della presidenza ucraina.

Ore 03:57 – Mosca: «Tentato attacco di droni marittimi contro la nostra nave sul Mar Nero»

Stando a quanto riferiscono alcuni canali Telegram russi, tre droni marittimi avrebbero attaccato la nave da guerra russa Ivan Khurs. Secondo Mosca i tre droni avrebbero attaccato la nave in acque neutrali dopo che questa aveva attraversato il Bosforo. «Crediamo che i droni siano partiti da una nave civile commerciale», si legge sul canale Rybar. «L’attacco è stato respinto con successo e la nave non è stata danneggiata», sostengono dal Cremlino.

Il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov, ha precisato che la nave finita nel mirino è «impegnata in missioni per assicurare le operazioni dei gasdotti TurkStream e Blue Stream nella zona esclusiva economica turca».

Ore 03:06 – Mosca: «Sventato attacco ucraino a una nave nel Mar Nero»

Le forze ucraine hanno cercato stamane di attaccare una nave militare russa nel Mar Nero che svolge attività di sorveglianza di due gasdotti russi verso la Turchia, ma l’operazione è stata sventata con la distruzione di tre droni marini. Lo ha detto il ministero della Difesa di Mosca. Secondo il ministero, citato dall’agenzia Ria Novosti, il tentativo di attacco è avvenuto circa 140 chilometri a nord-est del Bosforo quando i tre droni sono stati lanciati contro la nave Ivan Khurs della flotta del Mar Nero, che pattuglia le acque dove corrono i gasdotti Turks Stream e Blue Stream, nella zona di interesse economico esclusivo della Turchia.

Ore 02:16 – PUNTO MILITARE – Mezzi americani usati nell’incursione a Belgorod: il Pentagono prende le distanze

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Gli incursori di Belgord avrebbero utilizzato mezzi americani per penetrare in territorio russo. Le immagini arrivate dalle aree di confine mostrano infatti Humvee e blindati di produzione statunitense in mano alle milizie di estrema destra: un dettaglio non secondario che ha rafforzato la tesi di una collaborazione fra i gruppi partigiani russi e il governo di Kiev, e ha provocato la reazione immediata del Pentagono.

Ore 01:58 – Mattarella: «Lavorare tutti per una pace giusta»

«Si avverte con forza l’esigenza di lavorare tutti, con ancor maggiore impegno, per una pace giusta, che sappia mettere a fattor comune le ragioni di una convivenza internazionale equa e ordinata, messa ora pesantemente a rischio con la ingiustificata aggressione della Federazione Russa all’Ucraina, un Paese indipendente e sovrano la cui stessa vita viene messa in discussione». Lo ha detto il capo dello Stato, Sergio Mattarella, durante il brindisi al Quirinale in onore del Presidente della Repubblica dell’Angola Joao Manuel Gonçalves Lourenco.

Ore 01:31 – Belgorod, attacco e reazione dopo il mistero dell’incursione

(Marta Serafini) Un’operazione che, al di là del suo effettivo risultato, avrebbe gettato il Cremlino nel panico. È così che gli analisti dell’Isw, il think tank di intelligence statunitense, descrivono l’incursione nella regione di Belgorod di milizie anti Putin iniziata lunedì e finita ieri. Restano però molti punti ancora non chiari su quello che sembra essere il più grande attacco transfrontaliero condotto da territorio ucraino verso quello russo.

Ore 01:08 – Dagli Usa un nuovo sistema di difesa missilistico per l’Ucraina

Nuovi aiuti militari statunitensi per l’Ucraina. Il Dipartimento di Stato americano ha infatti approvato un accordo per la vendita di un sistema avanzato di difesa missilistica terra-aria (Nasams) per un valore di 285 milioni di dollari. Lo ha reso noto il Pentagono spiegando di aver risposto a una richiesta del governo di Kiev per «aumentare la sicurezza di un Paese alleato» e così «rafforzare la stabilità politica e il progresso economico in Europa».

Ore 00:25 – L’intelligence di Kiev: «Putin è in cima alla nostra lista, si rende conto che ci stiamo avvicinando, ma forse ha paura di essere ucciso dal suo popolo»

Putin «è in cima alla lista» degli obiettivi di Kiev. Lo ha ammesso il capo aggiunto dei servizi di intelligence del ministero della Difesa ucraino, Vadim Skibitski, in un’intervista all’emittente Welt, secondo cui il presidente russo è ben consapevole dell’intenzione di Kiev di ucciderlo. «Si sta rendendo conto che ci stiamo avvicinando a lui, ma forse ha anche paura di essere ucciso dal suo stesso popolo – sostiene Skibitski – Molte persone in Russia sostengono ancora questa “operazione speciale” ma grazie ai social media e ai controlli telefonici, sappiamo che sono decessi così tanti russi che questo spaventa la gente».

E tra gli obiettivi c’è anche Yevgeny Prigozhin: «La nostra priorità è eliminare coloro che ordinano ai loro uomini di attaccare». E Putin è in cima alla lista «perché coordina e decide cosa succede. Ma alla fine tutti dovranno rispondere delle loro azioni. Il capo di Stato Maggiore Valery Gerasimov e il ministro della Difesa Sergei Shoigu hanno pianificato l’attacco e ora non possono tornare indietro». Alla domanda se anche i propagandisti, gli oligarchi e i civili siano considerati degli obiettivi, Skibitsy ha risposto: «Siamo in guerra e questi sono i nostri nemici. Se una figura importante produce e finanzia armi per la Russia, allora la sua eliminazione salverebbe la vita di molti civili… Secondo le convenzioni internazionali, questo è un obiettivo legittimo».



Source link
di
www.corriere.it
2023-05-25 05:35:44 ,

Lascia un commento