La lettera della ministra del Turismo: «Nel mondo arabo un progressivo avvento di divieti, la cui non osservanza da parte delle donne viene punita con la pena capitale»
Caro direttore,
la più grande ed estesa forma di schiavitù del pianeta è ancora oggi, purtroppo, la coatta sottomissione della donna all’uomo, fondata sulla sedimentata idea della inferiorità del genere cui io stessa con orgoglio e fierezza appartengo. Mentre nel mondo occidentale, di anno in anno, compiamo progressi tangibili lungo il cammino che mira ad una effettiva parità dei sessi, che comprenda anche le condizioni, le opportunità, il trattamento economico che troppo spesso è differenziato; nel mondo arabo abbiamo assistito, senza battere ciglio, ad una progressiva repressione di ogni libertà nonché all’avvento di una nuova stagione di divieti, la cui non osservanza da parte delle donne viene punita con la pena capitale.
Basta una ciocca di capelli che fuoriesca dal velo o un brandello di pelle esposta per beccarsi la tortura e la condanna a morte, per essere bastonate per strada da chiunque poiché chiunque ha diritto di ammazzare la ragazza che trasgredisce le primitive norme islamiche, per essere picchiate dalla polizia morale fino all’ultimo respiro. Succede in Iran, succede in Afghanistan, succede anche a Gaza, dove nel 2007 gli estremisti islamici di Hamas, organizzazione terroristica e antisemita che mira all’annientamento dello Stato di Israele…
Author: Daniela Santanchè
Data : 2023-10-21 05:19:30
Dominio: www.corriere.it
Leggi la notizia su: Corriere.it – Politica
LEGGI TUTTO