I migliori misuratori di qualità dell’aria per sapere sempre cosa respiri | Wired Italia

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Respirare bene è fondamentale per vivere bene, e i misuratori di qualità dell’aria aiutano a rilevare la presenza nell’aria di agenti inquinanti, di polveri sottili o di un’eccessiva quantità di anidride carbonica che possono può causare problemi di salute anche sul lungo periodo. Questi dispositivi contengono sensori che captano le concentrazioni di queste particelle avvisando i proprietari quando nell’ambiente uno o più valori superano i livelli di guardia. Abbiamo scelto i migliori per ogni tipologia di utilizzo.

Come scegliere un rilevatore di qualità dell’aria

Nell’ottica di vivere in un ambiente più sano e di ridurre i rischi di ammalarsi, l’acquisto di un rilevatore di qualità dell’aria è un passo da valutare seriamente. Considerata l’impossibilità di vedere a occhio nudo le minuscole particelle inquinanti, è importante disporre di uno strumento in grado di segnalare eventuali parametri anomali. Se vi state chiedendo quale modello scegliere, partiamo da una doverosa premessa. Praticamente tutti i rilevatori utilizzano la medesima tecnologia, con sensori demandati a monitorare differenti aspetti della composizione dell’aria. Ciò che cambia da modello a modello è il numero dei suddetti sensori, e la loro funzione specifica. Più sono, più saranno le componenti tenute sotto controllo. Per esempio, i sensori atti al rilevamento del livello di Pm si occupano di verificare la quantità di particolato, ovvero di particelle solide e liquide sospese in atmosfera che hanno un diametro inferiore a un micron (PM 1), inferiore a 2,5 micron (PM 2,5) oppure inferiore a 10 micron (PM 10) e che possono causare problemi quali tosse e disturbi respiratori. Il sensore COV è invece dedicato al monitoraggio di composti organici volatili, cioè di composti chimici ad alta volatilità (biogenici se sono emessi in natura, antropogenici se invece emessi da attività umane) potenzialmente tossici. Esistono inoltre rilevatori che montano sensori ancora più specifici, che registrano i livelli di monossido di carbonio, di biossido di azoto e di anidride carbonica, oppure la presenza nell’aria di particolari sostanze come il radon. A questi si aggiungono poi i sensori demandati al rilevamento del grado di umidità e della temperatura, due valori all’apparenza di poco conto, ma da valutare invece sempre con attenzione.

Una volta stabilito quali sono i parametri che desiderate tenere sotto controllo, è il momento di dedicarsi alle scelte di natura “tecnica”. Di base, dovete decidere se optare per un modello a batteria oppure con alimentazione a cavo. Nel primo caso potrete spostarlo agevolmente tra una stanza e l’altra, nel secondo invece farete un pizzico di fatica in più. Considerate sempre che si tratta di dispositivi estremamente leggeri, quindi non sarà mai un’operazione faticosa o difficoltosa. Importante è anche stabilire se preferite avere tutti i parametri sott’occhio oppure a portata di clic. Esistono infatti alcuni rilevatori dotati di semplici display, e altri invece che si appoggiano ad applicazioni per cellulare. Questi ultimi offrono sicuramente un’esperienza più completa, con funzioni extra che variano a seconda del modello e che spaziano dalla possibilità di consultare la cronologia delle rilevazioni, alla compatibilità con assistenti vocali e con sistemi smart come Homekit.

I migliori misuratori di qualità dell’aria

Nello scegliere i migliori rilevatori di qualità dell’aria in circolazione abbiamo cercato di selezionare dei modelli che siano tanto facili da utilizzare quanto affidabili, tenendo sempre d’occhio anche il rapporto qualità-prezzo. Il risultato è la selezione che segue, con otto prodotti adatti a tutte le esigenze.




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di Marco Ravetto www.wired.it 2023-03-22 15:04:08 ,

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