Ibernazione: I primi test sugli astronauti sono più vicini di quello che pensiamo

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di Chiara Di Lucente

Eppure, entrambi gli ostacoli potrebbero essere superati dall’ibernazione. “Fra gli adattamenti dell’organismo più interessanti per le missioni spaziali”, afferma Cerri, “vi sono quelli che coinvolgono i muscoli, che non perdono tono, e le ossa, che non mostrano carenza di calcio, nonostante il lungo periodo di inattività dovuto al torpore. Agli animali questo serve perché quando si svegliano dall’ibernazione devono essere pronti a muoversi; d’altro canto, negli esseri umani basta qualche settimana di inattività per andare incontro ad atrofia muscolare da disuso”….



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www.wired.it
2023-03-25 05:50:00

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