Il Movimento Disoccupati di Torre del Greco pressa il sindaco: «Niente errori con il Pnrr»

0


I disoccupati torresi aderenti al Movimento Disoccupati e Precari 7 Novembre hanno chiesto alla giunta di Giovanni Palomba, con una pec inviata qualche settimana fa, di indire un consiglio monotematico aperto alla cittadinanza e avviare un confronto per discutere delle azioni da mettere in campo contro povertà, diseguaglianze e condizioni di svantaggio socio-economico.Un’iniziativa attualissima ora che i Comuni sono chiamati a giocare la loro parte nei provvedimenti e nella gestione degli stanziamenti previsti dal PNRR, con i percorsi previsti dal programma Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori e dal Piano Nuove Competenze al fine di favorire la formazione professionale. Sempre entro il 2022, il Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso, dovrebbe imporre una svolta nella raccolta e condivisione dei dati sul lavoro nero e introdurre misure per trasformare il lavoro sommerso in lavoro regolare.Secondo i disoccupati del Movimento 7 Novembre, il rilancio occupazionale del territorio è possibile attraverso la valorizzazione della sua vocazione turistica, culturale, artigianale e marittima oltre che con un piano di assunzioni nel settore della pubblica amministrazione e della gestione dei servizi. Alla base di tutto questo vi è però la capacità di intercettare fondi e gestirli in maniera trasparente e nel reale interesse della città. Non è un problema di risorse ma di come queste vengono distribuite, di come i fondi vengono spesi, per fare cosa e nell’interesse di chi.E mentre i disoccupati aspettano risposta da parte del Sindaco Giovanni Palomba, le loro testimonianze aiutano a capire quale possa essere la situazione che vivono.Un ex lavoratore stagionale impiegato in un’azienda di rifiuti afferma: “Non vogliamo altro che un lavoro che ci consenta di provvedere alle nostre famiglie. Il lavoro però deve essere dignitoso e tutelato. Non si può più dire sì a tutto pur di lavorare, perché troppe volte questo significa essere sfruttati. Non vogliamo più che il lavoro sia oggetto di clientele e favoritismi, ma solo se si lotta insieme è possibile trovare una soluzione”. Secondo i dati Eurostat la Campania è la regione dell’Unione Europea a più alto rischio povertà ed esclusione sociale e tra le 15 regioni a più alto tasso di disoccupazione (18%). Significa che il reddito del 40% della gente campana è inferiore alla metà di quello medio nazionale.

Leggi la notizia su: Metropolisweb

LEGGI TUTTO

Salvatore Altiero , 2022-05-16 08:30:24 ,

Leave A Reply