Cara o caro Presidente,
da quando sono al mondo sento parlare del mio Paese come di un ammalato cronico, sempre sull’orlo del collasso. Emergenza e crisi, parole che indicano situazioni straordinarie, sono invece, in Italia, tra le più ordinarie. Scandiscono le nostre giornate da molto prima della pestilenza, direi da un paio di generazioni. Forse da quando l’entusiasmo del Dopoguerra e della ricostruzione andò attenuandosi e infine venne ingoiato da quel «progresso scorsoio» così ben detto da Andrea Zanzotto.
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di Michele Serra
espresso.repubblica.it
2021-12-30 09:47:00 ,