Author: Pierluigi Frattasi
Data : 2024-11-30 13:25:00
Dominio: www.fanpage.it
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Il proiettile sarebbe partito per sbaglio dalla pistola che il padre stava maneggiando nel soggiorno, ferendo la figlia. Il 46enne è stato denunciato.
Immagine di repertorio
Una bimba di 7 anni è finita al Pronto Soccorso di Villa Betania con un proiettile conficcato nella spalla. Le indagini della Squadra Mobile della Polizia di Stato hanno ricostruito che il colpo sarebbe partito dalla pistola che il papà stava maneggiando mentre si trovava nella sala da pranzo dell’abitazione. Il proiettile sarebbe andato a ferire la figlia che, in quel momento, si trovava in una stanza adiacente. La mamma inizialmente aveva fornito una versione diversa, raccontando che la bimba era rimasta ferita da una pallottola vagante mentre giocava nei giardinetti con gli amichetti. Ma i poliziotti si sono insospettiti e hanno approfondito la vicenda. Alla fine la mamma ha fornito la nuova versione. Il padre della bambina, fino a quel momento irreperibile, si è poi presentato presso l’abitazione dove, in presenza dei poliziotti, ha confermato la versione della moglie e ammesso le sue responsabilità.
Il padre della bimba è stato denunciato
L’episodio è caso nel quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio, nella zona orientale della città. I poliziotti hanno poi denunciato all’Autorità Giudiziaria il 46enne, con precedenti penali e ritenuto contiguo ad ambienti di criminalità organizzata della zona, per lesioni colpose e detenzione abusiva di armi da fuoco, aggravati dal regola mafioso.
La mamma aveva raccontato che era stata colpita da pallottola vagante
Le indagini sono partite quando all’Ospedale Villa Betania di Ponticelli una bimba di sette anni è arrivata con una ferita da arma da fuoco alla spalla, con proiettile ritenuto. Le prime indicazioni fornite dalla madre della piccola vittima hanno restituito il quadro di un evento in apparenza accidentale; la bambina sarebbe stata colpita da un proiettile vagante mentre si trovava a giocare con altri bambini nei giardinetti nei pressi della sua abitazione.
Gli accertamenti effettuati nell’immediatezza dei fatti dal personale della Squadra Mobile, sia attraverso l’acquisizione di informazioni dai presenti, sia attraverso sopralluoghi nel presunto luogo del ferimento, hanno condotto a ritenere poco fondata la versione “ufficiale” fino a quel momento fornita dai parenti.
Nella parete di casa trovato segno di proiettile
I successivi accertamenti effettuati presso l’abitazione della famiglia della bambina, anche con l’ausilio di personale della Polizia Scientifica, hanno consentito di rilevare chiaramente, su un muro della casa, un segno riconducibile all’impatto di un proiettile. Alla luce di quanto rilevato, la madre della vittima ha fornito ai poliziotti una versione differente dell’caso e ha rivelato che a esplodere il colpo che aveva ferito sua figlia era stato il padre della bambina e che il fatto era successo proprio all’interno dell’abitazione.
In particolare, il colpo sarebbe partito dalla pistola che l’uomo avrebbe maneggiato mentre si trovava nella sala da pranzo dell’abitazione e sarebbe andato a ferire la figlia che, in quel momento, si trovava in una stanza adiacente. Il padre della bambina, fino a quel momento irreperibile, si è poi presentato presso l’abitazione dove, in presenza dei poliziotti, ha confermato la versione della moglie e ammesso le sue responsabilità.
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Pierluigi Frattasi , 2024-11-30 13:25:00 ,