Il sospetto di un aiuto ‘extra’ per portare via il piccolo Eitan

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AGI – “È evidente che ci sia stato un aiuto ‘extra’, se no non sarebbe stato possibile far uscire Eitan dall’Italia”. Lo dice all’AGI Armando Simbari, penalista che assiste la zia paterna del bambino sopravvissuto all’incidente del Mottarone sequestrato dal nonno e portato in Israele.

“Che ci sia stato un aiuto al nonno di Eitan è evidente – ragiona il legale – a maggior ragione tenendo conto di tutto il sistema di allerta che era stato messo in piedi. Le avvisaglie c’erano state, con le dichiarazioni dello zio che ad agosto aveva sparato a zero sul sistema giudiziario italiano. Nell’interesse del bambino si è preferito far continuare gli incontri invece che avallare i sospetti che qualcosa potesse andare storto. Parallelamente è stata ordinata la restituzione del passaporto ed erano state allertate tutte le varie stazioni di controllo. Solo un intervento extra avrebbe potuto far uscire Eitan dall’Italia”.

Simbari annuncia un incontro col procuratore di Pavia, Mario Venditti, per esplorare varie possibilità di azione, tra le quali una possibile richiesta di estradizione da parte della magistratura italiana. 



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