«Il vaccino è libertà e chi è ambiguo sul green pass è contro la salute dei cittadini»- Corriere.it

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di Elisa Messina

«Quest’anno a scuola tutti in presenza, ma più dad»: il discorso conclusivo del segretario del Pd alla Festa dell’Unità

La libertà nel vaccino, la necessità di posizioni politiche non ambigue sul green pass, la scuola in presenza, l’impegno ad approvare il ddl Zan e la legge sulla cittadinanza, il ruolo del Pd nel nuovo bipolarismo. Sono alcuni dei punti significativi del discorso conclusivo della Festa dell’Unità di Bologna il segretario del Pd Enrico Letta.

«Dobbiamo completare la campagna vaccinale per rendere il nostro Paese completamente libero. Senza i 10 milioni che mancano all’appello non ce la faremo contro le varianti». Ribadendo la posizione del Pd allineato alle scelte del governo Draghi, Letta è ricorso alla parola «libertà» in modo opposto rispetto agli slogan delle proteste dei «no green pass» che anche ieri l’hanno urlata nelle piazze: «Il vaccino è libertà e questa parola libertà, che è stata usata a sproposito troppe volte, è libertà di andare a scuola, lavorare, guadagnare, viaggiare. Chi non si vuole vaccinare è contro l’altrui libertà e non può essere premiato». Ha poi puntato il dito contro le ambiguità da parte di alcuni politici della compagine di governo: «Chi è ambiguo su Green pass e vaccinazioni è contro la salute degli italiani ed è contro le imprese e i lavoratori».

Alla vigilia della riapertura delle scuole, Letta è tornato sull’impegno di garantire un anno in presenza: «Domani ricominciano le scuole e quando ricominciano le scuole tutta la comunità nazionale si ferma. Soprattutto quest’anno, perché abbiamo un dovere in più: quest’anno sarà in presenza tutto l’anno, non si tornerà mai più in dad, è un impegno che ci prendiamo, un concetto che mi sta particolarmente caro».

Quanto alle leggi considerati urgenti e importanti nell’agenda politica del Pd, Letta è tornato sul Ddl Zan e sullo Ius soli: « Ci sono cose che si faranno in parlamento, le nuove battaglie sui diritti troveranno risultati: arriveremo all’approvazione finale del ddl Zan e vogliamo usare un anno e mezzo di legislatura per non ripetere l’errore che facemmo alla fine della scorsa legislatura di non varare una nuova legge sulla cittadinanza».

Il Partito democratico come asse del nuovo bipolarismo: «Attorno a noi si costruirà l’alternativa vincente alla destra estrema» ha detto il segretario Letta. «Siamo entrati in una fase nuova: si chiude il periodo iniziato nel 2013 quando era finito il bipolarismo e nato un tripolarismo che ha fatto saltare tutto. Stiamo entrando in una fase nuova di bipolarismo estremo e un nuovo schema politico in cui o si sta di qua o di là: non c’è posizione intermedia che abbia la minima possibilità di fare qualcosa di utile. La novità è che dall’altra parte non c’è più il centro destra di Berlusconi che era comunque legato al Ppe, ma la destra estrema».

Il segretario ha concluso ribadendo il sostegno del suo partito al governo «in modo leale» e ha auspicato che questo duri fino alla scadenza naturale della legislatura in modo da portare avanti quel programma di riforme «che era troppo tempo che non si riuscivano a fare»: dopo la giustizia, infatti, si passerà alla riforma fiscale. Letta ricorda anche, nel l’agenda economica e sociale, la riforma dell’apprendistato perché «lo stage non può essere il modo per entrare nel mondo del lavoro».

12 settembre 2021 (modifica il 12 settembre 2021 | 20:08)



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Elisa Messina , 2021-09-12 17:16:30
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