Il villaggio dei dannati è molto inquietante, ma manca qualcosa

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di Lorenza Negri

Se vi bastano sette ore in compagnia di un soggetto che da solo fa già accapponare la pelle, tensione sommessa, disagio crescente, orrore serpeggiante, finali col botto ed epiloghi sinistri, allora Il villaggio dei dannati è lo show ideale, ma se si ha la pretesa che questa versione così recente si presenti anche come più attuale, allora restiamo nell’ambito della pia illusione. Il romanzo di Wyndham si presta, oggi, ad almeno due chiavi di lettura controverse e provocatorie: l’analogia tra il lockdown di Midwich con quello della pandemia di Covid e anche – e soprattutto – e il discorso sull’abuso del corpo femminile. Quest’ultimo, più che mai risonante in tempi recenti a causa delle derive antiabortiste negli Usa, che meritavano una riflessione sul diritto alla salute delle donne anche in merito all’interruzione di gravidanza e i mille espedienti messi in atto per ostacolarla anche laddove esiste leggi che la tutela. In questo senso Midwich Cuckoos è in parte un’occasione sprecata. Nel complesso, tuttavia, qualche ora di classica fantascienza horror costituisce sempre e comunque un ottimo intrattenimento.



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www.wired.it
2022-06-17 11:30:00

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