Intelligenza artificiale, come donare la propria voce a chi ha disabilità vocali

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Restituire una voce espressiva alle persone con disabilità vocale attraverso l’intelligenza artificiale: è questo l’obiettivo di Voice for purpose, il progetto nato dalla partnership tra Translated, azienda internazionale leader nella fornitura di servizi linguistici e nell’applicazione dell’intelligenza artificiale a supporto dei traduttori professionisti, Nemo Lab, centro tecnologico per la ricerca sulle malattie neuromuscolari, e università Campus Bio-Medico, focalizzata su scienze e tecnologie per il benessere umano. Translated ha sviluppato un portale web, attualmente disponibile in 5 lingue, in cui gli utenti possono registrare e donare le proprie voci e richiedere un modello vocale basato su caratteristiche come età, sesso e lingua.

Voice for purpose

FILIPPO

Il progetto è stato reso possibile grazie ai recenti progressi nella generazione di voci artificiali, una tecnologia di cui Translated è stata pioniera per fornire servizi di localizzazione audiovisiva di alta qualità su larga scala. I modelli vocali sono addestrati da un motore di sintesi neurale all’avanguardia sviluppato da Translated per generare un parlato con prosodia, ritmo e tono naturali

Questa tecnologia è già stata utilizzata in progetti di doppiaggio e può generare voci artificiali con un’espressività simile a quella della voce umana con meno di un’ora di registrazione. Questo è particolarmente importante per coloro la cui voce è già compromessa e che hanno difficoltà a parlare per lunghi periodi. Il modello vocale può essere utilizzato con dispositivi advanced audio coding (Aac), smartphone e computer. Un programma pilota è stato avviato prima di presentare pubblicamente il progetto. L’iniziativa ha visto la partecipazione di 12 utenti e oltre 250 donatori e il coinvolgimento dell’Associazione italiana per la Sla (Aisla) e di alcuni produttori di dispositivi Aac. 



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di Redazione www.wired.it 2023-02-07 13:48:29 ,

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