Appena cinque giorni dopo essere entrata al servizio del governo della Romania, la prima intelligenza artificiale a essere arruolata come consulente amministrativa di un esecutivo, ossia Ion, è stata accusata di violazione del copyright dal comune della città di Ciugud. Secondo i funzionari rumeni, Ion ha utilizzato senza permesso un’immagine promozionale della municipalità, inserendola in un suo video di presentazione.
“Cara Ion, vogliamo insegnarti una cosa: non ci si appropria del lavoro di altri, cioè non rubare. Guardando il tuo video di presentazione abbiamo scoperto che una delle immagini presenti appartiene a noi. La bambina al minuto 0.27 era una nostra studentessa e l’immagine è stata presa, senza chiedere la nostra approvazione, da un vecchio filmato della nostra scuola”, hanno scritto i funzionari del comune della regione di Alba, in Trnasilvania, in una lettera aperta a Ion, pubblicata da G4Media.
“Quindi, cara Ion, ti consigliamo di imparare bene la legge rumena” e il Regolamento generale sulla protezione dei dati “Gdpr, in modo da non essere più accusata di rubare il lavoro degli altri. Sappiamo che vuoi essere il più umana possibile, quindi questa volta ci limiteremo a dire che errare è umano”, si legge ancora nella comunicazione, che si conclude con un semplice avvertimento e nessuna azione legale.
Le scuse
Alla segnalazione ha risposto direttamente l’intelligenza artificiale, che si è scusata per la situazione promettendo di “rimuovere l’immagine in questione” e di “aver imparato da questa esperienza”. Ion ha poi spiegato di non essere “ancora” in grado di montare dei video e che il prodotto incriminato sarebbe stato realizzato con l’aiuto di “un team di volontari che hanno lavorato 24 ore su 24” per realizzare il progetto.
Oltre a quelle di Ion, sono arrivate anche le scuse di Sebastian Burduja, ministro per la Digitalizzazione rumeno, che ha sottolineato come “ogni novità può riservare delle sorprese inizialmente”. Il governo della Romania ha infatti attivato Ion da meno di una settimana, come nuovo consulente istituzionale, per raccogliere rielaborare e trasmettere ai ministeri le idee e i contributi della cittadinanza.
In appena 5 giorni, secondo i dati riferiti da Burduja, più di 150 mila persone avrebbero già scritto a Ion. I loro messaggi saranno poi trasformati in rapporti e messi a disposizione del governo e del primo ministro. Solo alcuni però saranno pubblicati, ha spiegato Burduja, aumentando le preoccupazioni di un possibile uso privilegiato di alcuni contributi e dello scarto di altri, potenzialmente spinosi per il governo, che ancora non ha chiarito quali criteri siano stati inseriti nell’intelligenza artificiale per scegliere o scartare i messaggi ricevuti.
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di Kevin Carboni www.wired.it 2023-03-07 16:21:20 ,