Internazionali di Roma con il pubblico, occuperà 25% dei posti

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AGI – Gli Internazionali di Roma di tennis, in programma dall’8 al 16 maggio, si disputeranno con il pubblico al 25% della capienza a partire dagli ottavi. Lo ha confermato Angelo Binaghi alla presentazione ufficiale della 78esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia. Le partite saranno anticipate di un’ora. “Giovedì  venerdì, sabato e domenica possono entrare spettatori fino al 25% degli impianti”, ha spiegato, “abbiamo realizzato tre cluster: al campo centrale, al Grand stand arena e al ‘Nicola Pietrangeli’. Saranno tutti con percorsi separati. Tutti gli spettatori dovranno indossare mascherine ffp2 e daremo tanto gel igienizzante”. “Anticipiamo di un’ora le partite che la mattina inizieranno alle 10, mentre le gare serali saranno alle 18 e alle 19 sul Centrale e sulla Grand stand arena per rispettare il coprifuoco”, ha aggiunto.

Il decreto Vezzali

Il decreto del sottosegretario Valentina Vezzali stabilisce la deroga al decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52 per la presenza del pubblico a partire dagli ottavi di finale. Dovranno essere garantiti il rispetto del distanziamento, l’uso dei dispositivi di protezione individuale e la presenza di distributori di soluzioni idroalcoliche. “Spetta alle autorità sanitarie locali la definizione del dettaglio degli aspetti operativi – si legge nel decreto – utili a una migliore attuazione delle misure di prevenzione e di contenimento del contagio previste dal presente provvedimento e dal protocollo, nonché il controllo sulla loro osservanza”.

Spettatori suddivisi su più impianti

Il protocollo che sarà adottato prevede, tra l’altro, che la disposizione degli spettatori venga suddivisa nei vari “impianti sportivi” e potranno assistere alle gare in programma sui differenti campi nel rispetto del proprio titolo di accesso. È previsto l’obbligo di indossare la mascherina chirurgica protettiva in tutta la struttura e per tutto il tempo.
Ci saranno a disposizione al Foro Italico “due ingressi molto ampi e con numero di varchi di accesso sufficienti a garantire distanziamento adeguato e riduzione dei tempi di attesa”.
Per gli impianti sportivi sono stati “ricalcolati gli indici di affollamento in funzione della necessità di garantire un adeguato distanziamento nelle fasi di accesso, permanenza e spostamento all’interno delle persone autorizzate. Le sedute sono state codificate in modo da permettere un adeguato distanziamento tra i presenti di almeno 1 metro laterale e frontale”. 

Una zona rossa ad accesso ristretto

Il protocollo prevede l’istituzione di una ‘zona rossa’  identificata come “area di biosicurezza ad accesso ristretto” al cui interno dove devono essere “garantite le massime condizioni di segregazione, contingentamento e rispetto delle distanze di sicurezza, per nessun motivo i non autorizzati all’ingresso in questa area potranno accedervi”.
Oltre all’obbligo di misurazione della temperatura corporea all’ingresso della struttura per gli spettatori, tutti i partecipanti “devono essere consapevoli che per l’ingresso ad aree ad accesso ristretto (zona rossa) è richiesto di sottoporsi al test molecolare (PCR) con almeno 48 ore di anticipo per la ricerca del Virus SARS N-Cov-2, secondo il programma di screening medico che verrà validato da ATP e WTA, dal TICO e dalle Autorità competenti”.

Possibili test anti-Covid

“L’Autorità sanitaria competente, in particolari condizioni, potrebbe sottoporre il partecipante a test per la ricerca del virus – si sottolinea –  anche se non accreditato per la zona ad accesso ristretto”.  È stato inoltre previsto l’utilizzo del cosiddetto “sistema delle bolle” al cui interno potranno sostare solo determinati gruppi di persone: la ‘bolla rossa’ con giocatori, allenatori, medici, fisioterapisti, accompagnatori; la ‘bolla verde – gruppo media’ con giornalisti e fotografi; la ‘bolla blu’ con staff dell’organizzazione, volontari, forze dell’Ordine e fornitori; ‘bolla gialla’ per spettatori, ospiti e autorità.



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