Che monsignor Georg Gaenswein, il segretario particolare di Benedetto XVI, non fosse entrato in sintonia con Francesco, non era un segreto in Vaticano. Così come era noto che quando il Papa tedesco gli comunicò l’intenzione di rinunciare al soglio di Pietro, egli abbia cercato di dissuaderlo. È risaputa, ancora, l’inclinazione per il tradizionalismo, il conservatorismo, il suo essere insomma un interprete ancor più intransigente di un pontefice, Joseph Ratzinger, già di per sé noto per la fermezza dottrinale, pur accompagnata dall’argomentare colto e dal tratto gentile.
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[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-01-06 04:27:07 ,www.repubblica.it