Jabil: lavoratori in presidio alla Regione, uno si incatena – Campania

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Altra protesta dei dipendenti del sito di Marcianise (Caserta)


(ANSA) – NAPOLI, 14 NOV – Nuova manifestazione di protesta
dei lavoratori della Jabil di Marcianise (Caserta), che stamani
hanno effettuato un presidio a Napoli, davanti a palazzo Santa
Lucia, sede della Regione Campania, contro la decisione
dell’azienda di procedere a 190 licenziamenti. Un dipendente si
è anche incatenato al cancello d’ingresso. La mobilitazione dei
lavoratori è iniziata dopo che il 23 settembre scorso la
multinazionale dell’elettronica Usa ha avviato la procedura di
licenziamento collettivo al sito produttivo di Marcianise; da
allora i dipendenti Jabil hanno effettuato scioperi, presidi,
cortei e manifestazioni tra Caserta e Napoli, manifestando anche
davanti al Consolato americano. Oggi i lavoratori sono tornati a
far sentire la loro voce alla Regione Campania, il cui ruolo è
fondamentale, così come quello del Governo (soprattutto del
Mise), in questa fase cosiddetta “istituzionale” dell’iter di
licenziamento; fase iniziata il 7 novembre scorso e che durerà
trenta giorni, durante i quali dovranno essere le istituzioni a
dover cercare di trovare soluzioni alternative ai licenziamenti;
esaurita senza esito questa fase, la Jabil potrà infatti
iniziare ad inviare le lettere di licenziamento ai lavoratori.
   
Una delegazione di sindacalisti presente alla manifestazione,
tra cui in particolare i segretari casertani delle sigle dei
metalmeccanici Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm e Failms, è stata
ricevuta dall’assessore regionale alle Attività Produttive
Antonio Marchiello.
   
“All’assessore – spiega il segretario di Fiom-Cgil Caserta
Francesco Percuoco – abbiamo ribadito la ferma posizione dei
sindacati sul ritiro della procedura di licenziamento. Abbiamo
inoltre invitato la Regione ad impegnarsi per trovare strumenti
alternativi ai licenziamenti. Le istituzioni, e mi riferisco
anche ai Ministeri competenti, devono impedire questi
licenziamenti in un territorio, come quello casertano, già pieno
di problemi economici e sociali, dove il tasso di disoccupazione
è molto alto”. (ANSA).
   

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