Joan Thiele (che si pronuncia Tìle) è uno dei nuovi nomi della kermesse sanremese, ma non della musica e del cinema italiano. Nel 2023 ha infatti vinto il David di Donatello per la miglior canzone originale con Proiettili, colonna sonora di Ti mangio il cuore. Il film con Elodie diretto da Pippo Mezzapesa, è stato presentato alla 79esima edizione della esibizione del Cinema di Venezia ed è tratto dall’omonimo romanzo d’inchiesta di Carlo Bonini e Giuliano Foschini e ispirato alla vera storia di Rosa di Fiore, prima pentita della mafia garganica.
Una vita in giro per il mondo
Nasce a Desenzano del Garda nel 1991, da madre napoletana e padre svizzero che ha però vissuto in Canada. La giovane Joan Thiele racchiude in sé tante anime dopo aver trascorso l’infanzia divisa tra Colombia, Canada, Caraibi, Inghilterra e Italia.
Comincia a sperimentare con la musica negli anni in cui vive a Londra, per poi trasferirsi a Milano dove intraprende la carriera da cantante. Il primo inedito è Save Me del 2016, pubblicato da Universal Record e parte del suo primo Ep, l’omonimo Joan Thiele. Da lì la sua musica comincia ad essere sempre più conosciuta e apprezzata, tanto da portarla a calcare le scene del Sziget Festival di Budapest sul Lightstage nell’estate del 2018.
Nel 2019 collabora con Myss Keta, Elodie e Priestess alla nuova versione di Le ragazze di Porta Venezia, nel 2020 con Nitro nel singolo No Privacy/No Caption Needed e l’anno dopo prende parte all’album Obe di Mace, collaborando con Venerus nel passaggio Senza fiato.
Difficile racchiudere la sua musica in un solo genere: ogni passaggio spazia tra r&b, jazz, pop e soul in un mix nuovo e del tutto inaspettato capace di distinguersi all’interno dei 30 big scelti da Carlo Conti per la 74esima edizione della manifestazione musicale.
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di Elena Capilupi www.wired.it 2025-01-24 10:29:00 ,