• Chiesti vent’anni per Navalny, accusato di «estremismo». E lui dalla cella attacca Putin: «La sua guerra è insensata».
• L’attacco in Crimea, lo stop all’accordo sul grano: cosa può succedere?
• La conferma della dimora Bianca: «Kiev sta usando le bombe a grappolo»
Ore 09:45 – Zaporizhzhia, «4 decessi in attacco russo nella regione»
È di almeno quattro decessi e due feriti il bilancio delle vittime di un nuovo attacco denunciato dagli ucraini nella regione di Zaporizhzhia con accuse ai russi. Su Telegram, come riporta Ukrinform, il governatore Yuriy Malashko afferma che nel mirino è finita «un’infrastruttura» nel distretto di Polohiv e che i morti erano «dipendenti». Secondo gli ucraini, in 24 ore la Russia ha lanciato circa 80 attacchi contro una ventina di località della regione di Zaporizhzhia.
Ore 09:25 – Manovre Wagner in Bielorussia, la Polonia schiera truppe al confine
Il ministero della Difesa polacco ha deciso di ridistribuire le truppe dalla parte occidentale del Paese a quella orientale, più vicino al confine con la Bielorussia, dopo la notizia che nell’area ci saranno esercitazioni militari con la partecipazione degli uomini del gruppo Wagner. Lo ha dichiarato all’agenzia di stampa polacca il rappresentante del comitato governativo per le questioni di sicurezza, Zbigniew Hoffman. «Il comitato ha analizzato le possibili minacce, incluso il dispiegamento di unità del Gruppo Wagner. A questo proposito, il ministro della Difesa, ha deciso di spostare le nostre formazioni militari dall’Ovest all’Est della Polonia». Secondo le autorità polacche, le manovre congiunte dell’esercito bielorusso e del Wagner sono «un’indubbia provocazione».
Ore 08:20 – Odessa, missili russi su terminal del grano, 2 feriti
Missili russi hanno colpito un terminal del grano nella regione di Odessa e due persone sono rimaste ferite. Secondo quanto scrive su Telegram il governatore di Odessa Oleh Kiper, sono andate distrutte 100 tonnellate di piselli e 20 tonnellate di orzo. Aggiunge inoltre che due persone sono rimaste ferite nell’esplosione causata dai missili russi Kalibr nelle ore mattutine. È il quarto giorno consecutivo che la Russia bombarda i porti ucraini sul Mar Nero.
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Nuovo attacco a Odessa: bruciate tonnellate di cereali
Ore 07:48 – Cia: «Putin potrebbe volersi vendicare di Prigozhin»
Secondo il direttore della Cia William Burns, il presidente russo Vladimir Putin sta cercando di incassare tempo per capire come comportarsi con Yevgeny Prighozin, il ideatore del gruppo di mercenari Wagner insorto il mese scorso in Russia: «Putin è una persona che generalmente pensa che la vendetta sia un piatto da servire freddo. Nella mia esperienza, Putin è l’apostolo per eccellenza della vendetta, quindi sarei sorpreso se Prigozhin sfuggisse a un’ulteriore punizione», ha detto Burns all’Aspen Security Forum, come riporta la Bbc. «Quello a cui stiamo assistendo è un balletto molto complicato», ha aggiunto. Burn ha confermato che Prigozhin si è spostato, di recente è stato nella capitale bielorussa Minsk e in Russia, e che la Cia aveva effettivamente una conoscenza avanzata dell’ammutinamento.
Ore 07:05 – Esercitazione della marina russa nel Mar Nero
La marina russa ha condotto un’esercitazione militare nell’area nord-occidentale del Mar Nero. Lo ha annunciato il ministero della Difesa di Mosca spiegando che sono stati lanciati missili antinave per abbattere un bersaglio in mare. Secondo Mosca, le navi della flotta russa nel Mar Nero hanno sparato missili da crociera antinave «su un’imbarcazione bersaglio nella zona dell’esercitazione militare», uno specchio d’acqua dove il Cremlino considera da giovedì scorso qualunque natante alla stregua di «potenziali navi militari».
Ore 06:43 – Ancora bombe su Odessa, danneggiata la sede del consolato cinese
Sono proseguiti per la quarta notte consecutiva gli attacchi russi su Odessa, strategico porto nel sud dell’Ucraina. Una bomba ha sprigionato un’onda d’urto che ha danneggiato il consolato cinese in città senza causare decessi o feriti. Da Pechino il ministero degli Esteri ha fatto sapere che l’esplosione «ha scosso parte della struttura e ha mandato in frantumi le vetrate».
Ore 06:21 – Cnn: nel 2022 alcune armi inviata a Kiev sono state rubate
Alcune armi fornite dall’Occidente inviate in Ucraina nel 2022 sono state rubate da criminali e trafficanti di armi prima che raggiungessero le forse armate ucraine. Lo rivela la Cnn citando un rapporto generale dell’ispettore del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti di cui è entrata in possesso. L’emittente americana chiarisce poi che i servizi di intelligence ucraini nella maggior parte dei casi sono riusciti a recuperare armi e attrezzature rubate. Il rapporto, datato 6 ottobre 2022 e intitolato `Responsabilità del Dipartimento della Difesa per le attrezzature fornite all’Ucraina´, descrive in dettaglio una serie di complotti criminali per rubare armi, munizioni e attrezzature da campo di battaglia. In particolare nel giugno 2022, un funzionario russo alla guida di un’organizzazione criminale ha falsificato documenti per entrare a far parte di un battaglione di volontari. Il funzionario anonimo ha quindi rubato un lanciagranate, una mitragliatrice e oltre 1.000 colpi di munizioni. I servizi di intelligence ucraini hanno però fatto fallire il piano. In altre circostanze i servizi di intelligence di Kie hanno anche sventato diversi complotti di trafficanti per rivendere sul mercato nero, armi, munizioni e attrezzature rubate dalla linea del fronte.
Ore 06:14 – Difesa Usa: mercenari della Wagner reintegrati nell’esercito russo
I mercenari del gruppo Wagner di stanza in Bielorussia sono stati reintegrati nell’esercito russo. Lo ha riferito il vice segretario del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti Sabrina Singh in una conferenza stampa. Singh ha poi affermato che gli Stati Uniti non hanno intenzione di riposizionare truppe nell’area.
Ore 03:40 – Si dimetta il ministro della Cultura, era stato criticato da Zelensky
Il ministro della Cultura ucraino si è dimesso in seguito a quelle che ha definito come «incomprensioni» sui fondi pubblici da destinare a progetti culturali in piena guerra. «Ho consegnato la mia lettera di dimissioni al primo ministro», ha riferito Oleksandre Tkatchenko su Telegram, «a causa di una serie di incomprensioni sull’importanza della cultura in tempo di guerra». «In guerra», ha sottolineato il ministro, «i fondi privati e di bilancio per la cultura non sono meno importanti di quelli per i droni perché la cultura è lo scudo della nostra identità e delle nostre frontiere». La sua è una replica al presidente Volodymyr Zelensky che ne aveva chiesto la destituzione affermando che il bilancio dello Stato non può essere destinato a progetti culturali a detrimento della difesa. In particolare Tkatchenko aveva chiesto 12 milioni di euro per la costruzione di un museo del Genocidio dell’Holodomor, dal nome della carestia con cui la Russia affamò l’Ucraina nel 1922 e nel 1923.
Ore 03:28 – Henry Kissinger, il veterano della diplomazia e la sua «ultima missione» in Cina
(di Federico Rampini) A cento anni è probabile che Henry Kissinger viva questa sua visita a Pechino come l’«Ultima Missione», in una carriera strepitosa che ha fatto di lui il diplomatico più noto e più autorevole del suo tempo (ma anche controverso e contestatissimo, per esempio per le sue responsabilità nella guerra del Vietnam, il bombardamento della Cambogia e del Laos, il golpe cileno contro Salvador Allende).
Per chi conosce le sue condizioni di salute – ottima la lucidità intellettuale, più precaria sul fronte fisico con problemi di deambulazione in seguito a un intervento all’anca – aver affrontato il volo di 15 ore dalla costa Est degli Stati Uniti dove lui abita fino a Pechino, è un sacrificio giustificato solo da un’emergenza. Doctor Kissinger (titolo a cui è affezionato perché rievoca il suo Phd a Harvard e l’inizio di carriera come accademico, studioso di Metternich) è convinto che l’umanità sia di fronte a grandi pericoli. Uno è l’intelligenza artificialea cui ha dedicato un libro recente. L’altra è un’escalation di incomprensioni fra le due massime superpotenze che può sfociare in una guerra mondiale. L’Ultima Missione dunque è far ripartire un dialogo tra Washington e Pechino. Rischia di essere una «mission impossible»? Di sicuro hanno sortito risultati modestissimi gli ultimi tentativi di parte americana.
Ore 03:28 – IL PUNTO MILITARE – Lo scacchiere del Mar Nero e gli uomini della Wagner sui confini della Polonia
(di Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Mar Nero e Bielorussia: sono i due quadranti sotto osservazione tra scambi di messaggi duri. Questo mentre sono proseguiti i raid degli invasori nella zona di Odessa e l’esercito di Zelensky ha iniziato ad usare le bombe a grappolo sulle trincee dell’Armata.
Il Cremlino ha minacciato di colpire i mercantili che assicurano commerci/trasporti con l’Ucraina. Di fatto li considera ostili e molti sono già bloccati negli scali. Kiev ha risposto giovedì con una mossa analoga riguardanti i «vascelli» diretti verso destinazioni russe. Mosca avrebbe dato seguito alle parole – affermano fonti statunitensi – lanciando altre mine per creare ostacoli alla libera navigazione, una delle opzioni a disposizione della Marina. Diversi gli scenari considerati. Oltre agli ordigni – fissati sul fondo oppure galleggianti — Mosca può affidare il compito alle unità di superficie. L’esperto HI Sutton sottolinea che gli ucraini possono scegliere una rotta vicino alle coste romene e in questo modo le navi nemiche sarebbero nel raggio d’azione dei cruise, già protagonisti dell’affondamento dell’ammiraglia Moskva.
Ore 03:24 – Oleksiy Danilov, capo del Consiglio di Sicurezza a Kiev: «Onu e Turchia proteggano le rotte del Mar Nero»
di Lorenzo Cremonesi, nostro inviato a Kiev) — «Un convoglio di navi per Odessa garantito militarmente dall’Onu e dalla Turchia contro le aggressioni russe». Lo propone Oleksiy Danilov, il 60enne segretario del Consiglio nazionale per la Sicurezza e Difesa ucraino. In questa intervista ieri nel suo ufficio ci ha accolto commentando le cronache degli attacchi russi contro i porti e i silos di grano sul Mar Nero.
Come vede i bombardamenti?
«Nulla di nuovo. Dall’inizio dell’invasione, oltre 500 giorni fa, i soldati di Putin bombardano quotidianamente le nostre infrastrutture, le abitazioni, uccidono i nostri bambini. Il mondo reagisce con lentezza, ma qui l’ingiustizia e le violazioni dei diritti umani Proseguono. Sapete perché colpiscono Odessa e i porti vicini? Putin vuole alimentare la fame nel mondo per creare problemi globali che destabilizzino l’Europa».
Ore 03:23 – Chiesti vent’anni per Navalny, accusato di «estremismo». E lui dalla cella attacca Putin: «La sua guerra è insensata»
L’oppositore sta già scontando pene per oltre undici anni. La sentenza del processo a porte chiuse è attesa per il 4 agosto. L’oppositore russo Alexey Navalny rischia di essere condannato ad altri venti anni di carcere. È la richiesta dei procuratori, secondo cui Navalny sarebbe colpevole di sei reati tra cui l’aver «creato un’organizzazione terroristica». La sentenza è attesa per il 4 agosto, ha dichiarato la sua legale Olga Mikhailova alla Tass, e la pena detentiva sarebbe da scontare «in una colonia penale a regime rigoroso».
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Ore 01:18 – Bombe a grappolo, la dimora Bianca conferma: «Kiev sta usando le bombe a grappolo»
La dimora Bianca ha confermato che l’Ucraina ha iniziato a utilizzare le bombe a grappolo inviate dagli Usa, come anticipato dal Washington Post e dal Wall Street Journal. In un briefing con la stampa, il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby ha risposto in modo affermativo ad una domanda sulla questione.
Ore 00:37 – Kiev, allerta aerea in tutte le regioni dell’Ucraina
Un’allerta aerea è stata dichiarata in tutto il territorio dell’Ucraina a causa del decollo del jet da combattimento MiG-31K. Lo riporta Ukrinform citando le forze armate ucraine. «Il decollo del caccia MiG-31K dell’aeronautica russa dall’aeroporto di Savasleyka nella regione di Nizhny Novgorod è stato registrato», si legge nel messaggio.
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2023-07-21 07:38:58 ,