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Partecipazione della ceramica
d’eccellenza campana alla 41esima edizione del Cersaie di
Bologna. Tra le sette aziende, su oltre 600 da tutta Italia e
dall’estero, in rappresentanza della Regione, ci sarà
Cottovietri, di Cava dei Tirreni, che da oltre 40 anni si
“caratterizza per l’utilizzo delle argille pure, plasmate a
mano, seguendo una manualità tramandata da generazioni”, secondo
quanto si sottolinea in una nota.
“Matericità e colore sono il continuum di Cottovietri, gli
elementi base di un progetto sempre diverso, sempre nuovo, che
solo al tatto rivela il suo unicum. Non c’è nulla di nuovo nella
collezione Cottovietri, perché la varietà di produzione è
costantemente in evoluzione, ma ogni volta, l’irripetibilità del
singolo pezzo, trasforma il cotto in qualcosa che non può avere
eguali. «Il nostro limite è la vostra fantasia», recita
l’azienda”, si evidenzia ancora.
Con questo concetto base Cottovietri torna al Cersaie, 41esima
edizione del Salone Internazionale della Ceramica in programma a
Bologna dal 23 al 27 settembre 2024, cogliendo nel segno di un
evento che riconosce nella ceramica e nel made in Italy la sua
radice.
“In ostentazione (foyer 22, Stand A120) un’esperienza sensoriale:
superfici da toccare, perché l’unicità di Cottovietri si
accarezza con le mani. Non solo formati e colori, ma idee,
progetti, cotto su misura, mosaici nati con l’intento di
“cucire” gli ambienti. Al tatto sarà possibile scoprire il
valore del cotto in termini di calore e peculiarità, ma anche in
termini di bellezza, per corrispondere a ogni esigenza. Quando i
polpastrelli cadranno sulle finiture e le venature, sarà come
sentire il fascino e l’anima della materia, l’argilla, che le
mani degli artigiani prima e il fuoco poi scolpiscono.
Superfici da toccare dunque: al Cersaie l’ultimo trend
dell’interior design e la combinazione dell’azienda per un vero
trionfo dei sensi”, aggiunge la nota. «Da tempo abbiamo fatto
nostro un claim: non fatto a mano ma fatto con le mani per
sottolineare che le creazioni artigianali sono irripetibili. Non
si tratta di semplice manualità, ma di arte, passione, storia e
uso. L’artigianalità celebra la bellezza dell’unicità e
dell’imperfezione, che rendono ogni oggetto speciale.
Versatilità, durevolezza, resistenza, flessibilità nel design:
le proprietà del cotto vanno ben oltre la materia», spiega l’AD
di Cottovietri Antonio Senatore.
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