La commedia dei mariti non riempie il vuoto 5 Stelle | Il commento di Marco Imarisio

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di Marco Imarisio

I consorti della ex sindaca Appendino e della candidata sindaco Sganga fanno un endorsement per il centrodestra scatenando polemiche interne

La commedia dei mariti non fa ridere. D’accordo, la notizia che il signor Appendino faccia dichiarazione di voto al ballottaggio per il candidato del centrodestra, e che il compagno di Valentina Sganga, «supplente» Cinque stelle della sindaca al primo turno, dichiari invece che appoggerà quello del centrosinistra, ha qualcosa di stuzzicante. La guerra dei Roses interposto consorte, una volta si sarebbe detto che era roba da rotocalco. Ma se guardata con gli occhi della politica, siccome tra pochi giorni si decide chi guiderà Torino, la quarta più grande città italiana, peraltro in crisi economica e di vocazione, la faccenda risulta solo sconfortante.

Paolo Damilano e Stefano Lo Russo si stanno cimentando in equilibrismi dialettici, sostenendo che loro non chiedono niente a nessuno, mentre al tempo stesso fanno a gara nel citare il più alto numero possibile di cavalli di battaglia pentastellati. Dal debito comunale, alla mobilità sostenibile che diventa «dolce» perché la sindaca uscente usa spesso questo aggettivo, fino ai diritti civili e alle periferie. Al catalogo degli ammiccamenti non manca nulla. Per i due concorrenti rimasti in gara la strada è obbligata. Il nove % del Movimento deciderà la gara. Quel che non dovrebbe essere obbligatorio è il vuoto pneumatico del M5S, comprensivo del silenzio imbarazzato dei vertici a Roma, nel quale risuonano solo le voci dei mariti, chissà a quale titolo. «You cannot be serious» diceva agli arbitri John McEnroe, idolo tennistico di Appendino, futura madrina delle Atp Finals di Torino. Aveva ragione lui. Ci vorrebbe un po’ di serietà.

13 ottobre 2021 (modifica il 13 ottobre 2021 | 09:26)



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Marco Imarisio , 2021-10-13 07:04:17
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