La Commissione europea vuole lo screening biometrico obbligatorio per i migranti irregolari

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La Commissione europea vuole introdurre uno screening obbligatorio per i migranti entrati in Europa in maniera irregolare e per i richiedenti asilo. L’obiettivo è stabilire la loro identità e verificare se possano essere considerati un “rischio per la sicurezza”. Per farlo, le istituzioni europee stanno ampliando l’accesso al sistema di banche dati interoperabili, per creare un registro centralizzato delle persone condannate per reati penali negli stati membri. Tuttavia, la proposta della Commissione non indica quali siano le autorità responsabili del processo di screening, sottraendole alla verifica delle responsabilità in caso di errori o abusi del sistema.

L’introduzione del nuovo regolamento sullo screening obbligatorio fa parte di una serie di norme per aumentare i controlli sui richiedenti asilo e sui migranti irregolari, chiamato Patto sulle migrazioni e l’asilo. Secondo quanto specificato dalla Commissione, l’obiettivo e raggiungere un livello di sicurezza analogo ai controlli effettuati nei confronti dei cittadini di paesi terzi che chiedono preventivamente un’autorizzazione a entrare nell’Unione per un breve soggiorno, indipendentemente dal fatto che siano soggetti o meno all’obbligo di visto”.

Il processo di screening richiede quindi controlli su una moltitudine di banche dati: il Sistema di ingressi/uscite (Ees), il Sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi (Etias), il Sistema d’informazione Schengen (Sis), il Sistema d’informazione visti (Vis), le banche dati di Europol, due banche dati di Interpol e il Sistema europeo di informazione sui casellari giudiziari per i cittadini di Paesi terzi (Ecris-Tcn).

Quest’ultima banca dati contiene informazioni sui cittadini extracomunitari che sono stati condannati in uno o più paesi membri dell’Unione – impronte digitali, immagini del volto e alcuni dati biografici – al fine di rendere più facile per le autorità nazionali trovare informazioni sulle condanne pronunciate altrove nell’Unione.

All’interno di questo vasto archivio di dati, le persone verranno segnalate in caso di condanna per terrorismo negli ultimi 25 anni, o se condannate per gli altri reati contenuti in un elenco separato negli ultimi 15 anni. Tra questi troviamo: la partecipazione a un’organizzazione criminale, il traffico di esseri umani, lo sfruttamento sessuale dei minori, il traffico illecito di sostanze, il traffico illecito di armi ed esplosivi, la corruzione, la frode, il riciclaggio, la criminalità informatica, reati ambientali compreso il traffico di specie in via di estinzione, il favoreggiamento all’immigrazione, l’omicidio e le lesioni, il commercio illecito di organi e tessuti umani, il rapimento e il sequestro di persona, la rapina a mano armata, il traffico di beni culturali e oggetti d’arte, la contraffazione e la pirateria, la falsificazione di documenti, il traffico di sostanze ormonali, il traffico di materiali nucleari o radioattivi, lo stupro, crimini che rientrano nella giurisdizione della Corte penale internazionale, il sequestro di navi o aerei, il sabotaggio, il traffico di veicoli rubati, lo spionaggio industriale, l’incendio volontario e crimini legati al razzismo o alla xenofobia.



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di Kevin Carboni www.wired.it 2022-07-27 16:10:39 ,

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