Dopo il suicidio di D.H., nata un’associazione che si chiama Sbarre di zucchero e protegge le donne detenute
Dopo il suicidio di D.H., la notte tra il primo e il 2 agosto di un anno fa, nata un’associazione che si chiama Sbarre di zucchero e protegge le donne detenute. Tra le fondatrici c’ Micaela Tosato, che nel 2021 pass diversi mesi in cella con D.H., poich anche lei era all’epoca detenuta, perci conosce bene la storia di questa ragazza di 27 anni di origini albanesi che quella notte di agosto nel carcere Montorio di Verona lasci un biglietto al suo fidanzato: Basta, ho paura, non ce la faccio pi. Si mise un sacchetto in testa, se lo strinse al collo con un elastico per capelli e cominci a respirare il gas del fornelletto da cucina. Vuot tre bombolette.
Una vita difficile, alle prese con la tossicodipendenza. Una vita in fuga. Scapp la prima volta, a 14 anni, dalla comunit di recupero di San Patrignano. Piccoli furti per pagarsi la roba la fecero poi entrare e uscire dal carcere molte volte, finch a 20 anni rimase incinta, ma lo scopr in cella quando ormai era al settimo mese e le fecero il test. Pena sospesa, usc da Montorio e partor in strada, era dicembre del 2016, la raccolse un’ambulanza e nacque il suo bambino, che per venne presto affidato ai servizi sociali: Se l’avessero messa in una abitazione- famiglia con suo figlio — dice Micaela Tosato — forse adesso staremmo qui a raccontare un’altra storia.
Invece, senza di lui,…
Author: Fabrizio Caccia
Data : 2023-08-13 21:29:13
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