La Fed verso l’annuncio dell’exit strategy dalla politica monetaria pandemica

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Curva dei rendimenti «ferma»

LA CURVA DEI RENDIMENTI DAL 2020

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Molto dipenderà da come viene interpretata, dalla Fed, la curva dei rendimenti. Al momento il rialzo che si è registrato fino a marzo si è interrotto. Si può pensare che in passato i mercati siano andati oltre il livello che la Fed considera appropriato e che la recente pausa abbia corretto il tiro; oppure che i mercati siano più “indietro” dell’economia e della banca centrale: gli acquisti di titoli, del resto, falsano quotazioni e rendimenti. Alcune indicazioni nelle minute di aprile, così come le recenti dichiarazioni di alcuni governatori lasciano pensare che la seconda ipotesi è più verosimile. Anche il cambio effettivo del dollaro è in flessione, sia pure da livelli relativamente elevati: è ai minimi da inizio pandemia.

Condizioni finanziarie ai minimi

INDICE FED CHICAGO DELLE CONDIZIONI FINANZIARIE

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Anche le condizioni finanziarie misurate settimanalmente dalla Fed di Chicago sulla base di oltre cento indicatori diversi, sono ormai scese ai minimi dall’inizio della pandemia: la cinghia di trasmissione della politica monetaria non è mai stata così accomodante. Sono livelli difficili da giustificare in circostanze che prevedono una ripresa già in atto e, possibilmente, la fine della pandemia e quindi dell’emergenza all’orizzonte. Livelli più elevati possono essere altrettanto, se non più appropriati per accompagnare la ripresa, sospinta anche dai piani fiscali varati dalle ultime due amministrazione e dal possibile – ma non scontato – uso dei risparmi in eccesso da parte degli americani.

L’inflazione finanziaria: la Borsa…

L’INDICE DI BORSA WILSHIRE 5000

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Più che l’inflazione al consumo, in questa fase ancora sotto controllo, la Federal reserve dovrebbe forse temere l’inflazione finanziaria, che risponde immediatamente agli stimoli monetari. L’indice di Borsa Wilshire 5000, preferito dalla Fed perché più completo, continua a correre ai ritmi accelerati, iniziati proprio in coincidenza proprio con il varo dello stimolo monetario.

…e i prezzi delle case

INDICE S&P – CASE SHILLER DEI PREZZI DELLE CASE

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Anche i prezzi delle case, per quanto spinti da fattori diversi, hanno ripreso a crescere dopo la breve fase di stabilità pausa tra la primavera e l’estate 2020. Sono ormai da tempo a livelli ben più alti di quelli che scatenarono – in una situazione completamente diversa – la crisi immobiliare del 2007-08, e appaiono in accelerazione: a marzo risultavano in crescita del 13,2 per cento, una velocità non lontana dal record del 14,3% di ottobre 2005.

L’incertezza resta alta

Difficile che la Fed sia troppa enfasi a questi effetti collaterali della sua politica monetaria – l’effetto sui mercati sarebbe troppo brusco – e resterà forte la tentazione di risolvere questi problemi con misure macroprudenziali. Non è escluso però che possa costituire lo sfondo adatto su cui abbozzare presto una strategia di uscita. Il riferimento di Clarida a una forma di risk management fa immaginare una grande prudenza: l’incertezza resta elevata. Da oggi, però, ogni occasione è buona per fare un passo avanti.



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