LA LANTERNA VERDE – La Juve di Buffon, Chiellini, CR7 e, finalmente, Dybala

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Con le spalle al muro, alle prese con enormi problemi strutturali, criticata in tutta la penisola, la Juventus risorge nella gara più difficile della sua tribolata stagione. Contro un Napoli in salute (almeno fino al fischio d’inizio all’Allianz Stadium), i bianconeri ritrovano le antiche virtù e portano a casa tre punti d’oro, non solo per la classifica ma anche per il morale. L’unico aspetto positivo nel seguire le partite negli stadi desertici di questi lunghi mesi è il poter capire, piuttosto facilmente, il pensiero dei giocatori in campo. Sin dal riscaldamento, c’è un’aria frizzantina in casa bianconera. Tangibile la voglia di zittire tutti con una prestazione importante. Neppure la novità Buffon (al posto di Szczesny) destabilizza… La Juventus, quella vera, c’è…

Lo si capisce dopo pochi istanti. Palla gol clamorosa sprecata da CR7. Un segno premonitore? No, la conferma che la Vecchia Signora non vuole perdere tempo (e punti). E così, sull’asse Chiesa-CR7, arriva il meritato vantaggio. Il 25esimo gol in campionato del portoghese. 

Qui è doveroso soffermarsi sulla questione CR7. E’ corretto (e professionale) continuare a criticare un giocatore che segna con una regolarità degna di un marziano (dando per scontato che gli abitanti del pianeta rosso segnino valanghe di gol)? Si prende delle pause durante la partita, non salta più l’uomo come una volta ma, meglio ricordarlo, se non ci fosse lui in attacco, sicuramente la Juventus sarebbe già fuori dalla volata Champions League. E’un bomber straordinario e, nel calcio, è fondamentale avere gente che mette la palla in fondo alla rete… Quindi, meglio tenerselo CR7…

Certo, affinché Cristiano Ronaldo possa brillare, serve una squadra concentrata e coesa. Contro il Napoli, si è visto un gruppo unito e desideroso di vincere. La missione di Pirlo? Riuscire a replicare questa versione della Juventus anche nelle prossime partite e, se dovesse essere confermato, l’anno che verrà. Sono sincero: preferirei rivedere Allegri sulla panchina bianconera ma non sono ancora pronto a gettare dalla torre (citazione) Pirlo… Ha ancora modo e tempo per dimostrare di poter essere il condottiero del riscatto…

Chiudo con Dybala. Sono venuto a Torino per rivederlo in campo e capire in che condizioni sia (mentalmente e fisicamente). Dopo quattro minuti, fulmina Meret con un gol pazzesco. Torno a casa felice. Mai dubitato della sua classe. Un fenomeno che deve assolutamente restare bianconero. 

Credit dall’Allianz Stadium. Complice un arbitraggio non eccezionale, ho sentito di tutto dalle tribune. Devo ammettere che Nedved non ha perso la furia agonistica di quanto scorrazzava in campo. Ora è un dirigente, forse dovrebbe essere più pacato ma, in fin dei conti, il calcio è passione e Nedved ha una passione smisurata per la Juventus. E Buffon? Un martello. Le sue urla si sono sentite anche nei parcheggi adiacenti allo stadio. La frase più bella? “Federico, torna che lo sai fermare”. In effetti, Chiesa torna e ferma Lozano. Un veggente Buffon… E anche un grande portiere. Ha ragione lui, può giocare ancora per almeno un altro anno. Forse non alla Juventus ma può continuare sicuramente…





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