La marea nera sulle coste israeliane e l’ambasciatore italiano volontario per un giorno

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AGI – Di fronte alla marea nera che ha colpito le coste israeliane, la diplomazia internazionale si è mobilitata anche con l’impegno personale: l’ambasciatore italiano Gianluigi Benedetti ha preso parte, insieme a diversi colleghi, a un’operazione di pulizia del litorale a Beit Yanai, vicino Netanya, promossa dalla rappresentanza Ue nello Stato ebraico. All’iniziativa hanno aderito una ventina di diplomatici dei Paesi membri, compresi 10 ambasciatori, che, dotati di magliette blu e sovrascarpe, hanno trascorso più di un’ora a rimuovere il catrame dai sassi lungo la costa.

“L’Italia, con l’Unione Europea, è fortemente impegnata per assicurare uno sviluppo sostenibile e la tutela dell’ambiente”, ha commentato l’ambasciatore all’AGI. “In particolare – ha sottolineato – siamo al fianco di Israele per la salvaguardia del Mediterraneo, mare di straordinaria bellezza, che tutti i Paesi che vi si affacciano sono chiamati a tutelare. Culla delle civiltà e parte integrante della nostra storia, rappresenta un patrimonio che dobbiamo consegnare intatto alle future generazioni”.

L’iniziativa di pulizia è stata condotta in collaborazione con l’organizzazione ambientalista Zalul, impegnata nel tentativo di far fronte alla massiccia contaminazione delle spiagge causata da una fuoriuscita di petrolio, “uno dei più gravi disastri ecologici mai visti nel Paese”. “Centinaia di volontari lavorano ogni giorno per rimuovere il catrame dalle rocce prima che i materiali tossici finiscano nel mare e colpiscano altri animali”, ha riferito Youval Arbel, tra i dirigenti dell’associazione, ringraziando “la delegazione europea per il sostegno”. 

“Appena abbiamo visto le terribili immagini della marea nera sulle spiagge lungo la costa, abbiamo deciso che dovevamo fare qualcosa per aiutare”, ha affermato l’ambasciatore Ue, Emanuele Giaufret. “C’è ancora molto da fare ma ogni sforzo aiuta”.

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