Uno dopo l’altro, armati di paracadute e speranza, i pompieri si lanciano dal cielo saltando nelle colonne di fumo, a poca distanza dalle fiamme. La loro battaglia quotidiana per spegnere gli incendi va avanti da più di un mese: eppure, nonostante centinaia e centinaia di roghi domati, la Siberia continua a bruciare. Talmente tanto, quest’anno, che gli abitanti di molte cittadine e villaggi in una lettera-appello a Vladimir Putin hanno scritto disperati: “Stiamo soffocando” e descrivono i “polmoni avvelenati dal fumo acre”.