SAN LUCA (REGGIO CALABRIA) – Un rumore secco, quasi uno schiocco. E poi frusciare di foglie e rami spezzati, un tonfo che riverbera nella vallata. Un altro. E un altro ancora. Sembrano campane a morto, ma è l’urlo dell’Aspromonte assediato dal fuoco. Mangiati dalle fiamme cadono i lecci, i pini e le querce, si arricciano gli arbusti, crepita il tappeto di aghi di pino, pigne, foglie che fuma come brace.