Lazio, le proposte sui trasporti alle elezioni regionali

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Anche l’ex presidente della Croce Rossa Italiana promette di potenziare la rete viaria nel territorio laziale e di ammodernare le reti di trasporto. Tra le opere menzionate, la realizzazione della cosiddetta “Trasversale Nord”, il raddoppio della Roma-Latina, la realizzazione della strada extra-urbana Cisterna–Valmontone, il collegamento Orte-Civitavecchia, la chiusura dell’Anello ferroviario di Roma e la realizzazione delle nuove bretelle di collegamento con la linea Tirrenica e la linea per Firenze. Sul piano industriale di Ferrovie, che, come spiegato nel programma di Alessio D’Amato prevede 8,6 miliardi di interventi nel Lazio, si chiederà l’apertura di un confronto con l’azienda per chiedere delle modifiche, ma non si specifica quali. 

Quanto alle tariffe del trasporto pubblico, Rocca propone “Me lo merito”, ovvero “un sistema di agevolazioni tariffarie calcolate non solo in base al reddito, ma anche alla composizione del nucleo familiare, alla distanza dal luogo di studio o di lavoro e per i giovani che si impegnano nello studio, nel lavoro e nel sociale”. Una proposta che andrà valutata quando saranno resi noti i parametri per gli sconti, perché il concetto di “merito” può essere talvolta opinabile. Infine, un accenno assai confuso al traffico aeroportuale in cui si ipotizza addirittura un investimento sullo scalo di Roma Urbe, ipotesi decisamente surreale vista la posizione (si trova praticamente dentro la città…).

Il Movimento 5 stelle con Donatella Bianchi 

Come per tutte le altre voci del programma, Donatella Bianchi si limita a delle slide con dei titoli, senza fornire spiegazioni sul come farebbe a mettere in pratica i pochi punti su cui chiede il voto ai cittadini laziali. Si comincia con “rendiamo pubblici i trasporti laziali per gli under 25 e per i pensionati”, una promessa dal sapore antico che però avrebbe un costo notevole e risulterebbe difficilmente attuabile. Si propone poi il “potenziamento delle linee ferroviarie per il trasporto di merci e persone e delle connessioni tra le aree produttive e turistiche del territorio laziale con le reti trasportistiche e viarie nazionali”: anche qui resta tutto molto vago e non viene spiegato, ad esempio, se l’obiettivo è potenziare i collegamenti sugli aeroporti della Capitale o se deviare parte del traffico su quelli degli altri capoluoghi. 

C’è poi l’ammodernamento e la riattivazione delle linee ferroviarie dismesse e in disuso per creare itinerari turistici, non certo una priorità visto lo stato in cui versano le ferrovie laziali che ogni giorno trasportano gran parte dei 530mila pendolari della Regione. Si chiude con superamento e revisione del progetto autostradale Roma – Latina” (anche qui non si spiega in che modo…) e “bigliettazione centralizzata e integrazione delle varie modalità di trasporto extraurbano e urbano delle maggiori città”, un servizio già oggi offerto da diverse app scaricabili gratuitamente. Fine. 



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di Fabio Salamida www.wired.it 2023-02-07 17:00:00 ,

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