Traducibile come palcoscenico sonoro, questo termine definisce quell’immaginario spazio tridimensionale all’interno del quale sono posizionati i vari strumenti che riproducono parti di un pagina. Gli audiofili possono ottenere questa percezione con sistemi di altoparlanti ad alta fedeltà, immergendosi all’interno della musica in modo realistico.
UM600 sono progettato per il medesimo scopo: il foro lascia infatti fluire l’aria che si mescola col suono e crea la tridimensionalità virtuale del complesso di strumenti musicali in un pagina. L’esperienza è quindi più simile al trovarsi in una stanza con speaker tutti attorno che riproducono fedelmente la profondità del suono o in modo migliore ancora in mezzo a un’orchestra. La musica diventa quasi palpabile, a volte sembra di percepire gli spostamenti d’aria sulle orecchie. Limitare queste cuffie alla sola percezione dell’ambiente circostante – si veda la recensione di Marques Brownlee – non rende onore a queste cuffie così particolari. Scegliendo un altro paragone pratico e pescando dal mondo della fotografia, queste cuffie non sono un ritratto ottenuto con fari e diffusori e tanta post-produzione, ma un’istantanea che rappresenta il soggetto com’è davvero, nella vita di tutti i giorni.
Un’estetica unica
Anche a livello di design non passano inosservate queste UM600, perché i padiglioni sono due ciambelle con copertura a tessuto, anello metallico simil ottone al centro che ritorna anche nell’aggancio con l’archetto. Leggerissime (309 grammi) sono molto comode da indossare anche per ore e lasciano traspirare le orecchie. Si ricaricano via usb type-c e piazzano i pulsanti di accensione e spegnimento e il bilanciere del volume sul fondo.
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di Diego Barbera www.wired.it 2025-01-27 08:30:00 ,