le misure contro la variante Omicron- Corriere.it

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di Adriana Logroscino

Individuato un primo caso di variante Omicron in Italia: un uomo tornato dal Mozambico. Contagiati anche i familiari. Il ministero della Salute innalza lo stato di allerta e chiede verifiche più stringenti su chi viaggia

La variante Omicron è arrivata in Italia. In Campania, sulle gambe di un dipendente di un’azienda rientrato più di due settimane fa dal Mozambico, su un volo con destinazione Roma. Vaccinato con due dosi presenta pochi sintomi e le sue condizioni, assicurano dalla Regione, «non destano preoccupazione». A certificare che sia stato infettato dal nuovo ceppo del Covid, con un sequenziamento a tempo di record, è stato l’ospedale Sacco di Milano, nell’ambito delle attività della rete coordinata dall’Istituto superiore di Sanità. «Il campione — spiegano dall’Iss — è in fase di ulteriore conferma per avere l’assegnazione definitiva del lignaggio».

Anche la positività del dipendente campano è stata accertata a Milano, città che aveva raggiunto qualche giorno dopo il rientro in Italia. Positivi al Covid sono risultati anche cinque suoi familiari. Tutti presentano lievi sintomi e sono ovviamente in isolamento. I loro campioni in attesa di sequenziamento. Nessun positivo, invece, risulta per ora tra i contatti in Lombardia.

Già prima che venisse confermato il primo caso italiano, il ministero della Salute, a seguito di una riunione coordinata con l’Iss, aveva innalzato lo stato di allerta inviando alle Regioni una circolare che suona come un monito. In via precauzionale, la nota firmata dal direttore della prevenzione del ministero, Gianni Rezza, raccomanda di «rafforzare e monitorare le attività di tracciamento e sequenziamento in caso di viaggiatori provenienti da Paesi con diffusione della variante Omicron e loro contatti, o in caso di focolai caratterizzati da rapido e anomalo incremento di casi» e di «applicare tempestivamente e scrupolosamente le misure già previste per la quarantena e l’isolamento in caso di variante Delta». Nella circolare Rezza riferisce ai presidenti di Regione che il ceppo è stato finora rilevato in Botswana, Sud Africa, Hong Kong, Israele e in Belgio. Nel frattempo, però, la variante arrivava anche in Italia.

Un’altra nota di raccomandazione è stata diramata dagli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera (Usmaf) dipendenti sempre dal ministero della Salute. Questa sollecitazione è indirizzata ai vettori, agli enti aeroportuali e di volo affinché «vigilino sulla completa e corretta compilazione del Digital passenger locator form»: si tratta dei moduli per fornire informazioni sulla provenienza dei viaggiatori negli ultimi 14 giorni. Verifiche più accurate sulla compilazione di questi moduli, dovrebbero consentire di individuare tempestivamente eventuali arrivi dall’Africa, anche se attraverso scali in altri paesi: circostanza ormai obbligata dopo che l’Italia, due giorni fa, ha sospeso accessi e voli da otto paesi dell’Africa meridionale.

Serve di più per il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, che ha chiesto «immediati provvedimenti di controllo alle frontiere» e «di valutare ulteriori scelte di contenimento dei flussi di ingresso verso l’Italia». Il Lazio si muove: sollecita i nominativi dei residenti nella regione atterrati a Fiumicino nelle ultime settimane con voli dalle zone interdette, inclusi quindi i passeggeri del volo sul quale viaggiava il campano contagiato. Saranno tutti sottoposti a screening.

L’ospedale del Bambino Gesù di Roma ha «scattato» la prima foto al mondo del nuovo ceppo: mette a confronto la struttura della proteina spike della variante Omicron e della variante Delta rispetto alla spike originale. Omicron ha molte più mutazioni di Delta (già molto variata), concentrate in una zona che interagisce con le cellule umane.

Il contagio tra i bambini

In attesa di capire cosa comporterà l’arrivo della nuova variante, la strategia per gli scienziati resta la stessa di sempre: tracciare i positivi e vaccinare. I numeri che fotografano quotidianamente la circolazione del virus, del resto, inducono alla massima prudenza: 12.877 i positivi, 90 i decessi. Sale anche il numero dei ricoverati. Il rapporto esteso dell’Istituto superiore di sanità rileva negli ultimi 15 giorni un’impennata dei contagi tra i bambini: il 50% dei casi diagnosticati tra gli under 19, riguarda 6-11enni.

27 novembre 2021 (modifica il 27 novembre 2021 | 23:36)



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Adriana Logroscino , 2021-11-27 23:10:45
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