Le storie di maglie di un calcio romantico che non c’è più – Calcio

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La seconda pelle dei calciatori è un tessuto a tinta unita o a strisce, con un numero sulle spalle cucito dal destino. Un numero che spesso è destinato a diventare leggenda. Ci sono storie di maglie che vivono da sole, maglie che trattengono sudore ed emozioni. Sono le divise di un calcio che c’è non c’è più e che però continua a emozionarci.

Per questo abbiamo deciso di raccontarle in “Storie di maglie”, il format Gedi Visual dedicato al racconto di leggendarie divise da calcio originali: dalla numero 14 arancione di Johan Cruyff, usata ai Mondiali del 1974, alla numero 10 bianconera che Michel Platini ha indossato nel 1985 in occasione della Toyota Cup (così si chiamava all’epoca il Mondiale per club, ndr), fino alla rarissima maglia verde che l’Italia ha sfoggiato nel 1954, contro l’Argentina, e a quella azzurra del 1935 con cui Silvio Piola ha debuttato in nazionale maggiore.

Storie di maglie, la divisa dell’Italia con la scritta d’amore più bella: era nascosta nel cassetto di Silvio Piola


Un tuffo nel passato più iconico e glorioso del calcio, insomma, reso possibile dalla collaborazione con il Museo del Calcio Internazionale, esposizione permanente che vanta cimeli di ogni epoca provenienti da tutto il mondo, e con il Museo del Calcio di Coverciano, promosso dalla Figc, dedicato ai campioni della nazionale italiana.

Storie di maglie, la divisa che la Francia non avrebbe mai immaginato di indossare


In ogni episodio una divisa che porta i segni del campo e del tempo. In alcuni casi, anche i difetti nascondono una storia. Il numero 15 rattoppato su una maglia a strisce bianco e verdi, usata da Platini ai Mondiali del 1978 in Argentina, racconta di come i francesi – contro l’Ungheria – vestirono la maglia di un club locale che non aveva i numeri sulle spalle. Per questo furono cuciti in fretta e furia, complicando ulteriormente una partita iniziata male: entrambe le formazioni, infatti, si erano presentate con la divisa dello stesso colore.

Storie di maglie, il segreto della 14 arancione di Johan Cruyff


L’epica del calcio, insomma, non è fatta solo di gol, trionfi, giocate memorabili. È fatta anche di dettagli: la divisa dell’Olanda indossata da Cruyff nel 1974, per esempio, aveva due strisce sulle maniche. Tutti i suoi compagni ne avevano tre. Una piccola differenza che vale, da sola, un capitolo di quel romanzo romantico che è il calcio.



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