Lo strumento LuGre (Lunar Gnss Receiver Experiment), progettato dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e dalla Nasa, ha iniziato il proprio viaggio verso la Luna il 15 gennaio alle 7:11 ora italiana, a partire dal Kennedy Space Center in Florida (Stati Uniti). A soli due giorni dal lancio, l’Asi fa sapere che lo strumento ha già segnato un record: per la prima volta nella storia è stato acquisito un segnale Gnss (Global Navigation Satellite System) a 40 raggi terrestri, superando i 200.000 chilometri dalla Terra, limite stabilito dalla Nasa in precedenza. Questo ci potrebbe essere d’aiuto per la navigazione e le comunicazioni durante le missioni lunari in programma per il futuro.
Cos’è un segnale Gnss
Innanzitutto, quando parliamo di Gnss ci riferiamo a qualsiasi costellazione di satelliti in grado di fornire servizi di posizionamento e navigazione a livello generale, come spiegano dalla European Union Agency for the Space Prgramme. Esistono diversi sistemi Gnss: Galileo (gestito dall’Unione Europea), il più conosciuto Gps (gestito dagli Stati Uniti), Glonass (gestito dalla Russia) e BeiDou (gestito dalla Cina). In sostanza, i satelliti Gnss trasmettono continuamente segnali di navigazione in diverse frequenze, che consentono di calcolare la distanza fra il satellite in questione e il ricevente del segnale, così come le esatte coordinate del satellite stesso.
Lo scopo di LuGre
Lo strumento LuGre è stato progettato dall’Agenzia Spaziale Italiana e dalla Nasa per testare l’uso dei segnali Gnss oltre l’orbita terrestre. Il ricevitore LuGre, spiegano dall’Asi, opera in doppia frequenza e in multi-costellazione (Gps e Galileo). L’obiettivo della missione è proprio la ricezione dei segnali dei satelliti di radio-navigazione Gps e Galileo dalla Terra e da e verso la Luna, grazie ad una tecnologia avanzata chiamata Software Defined Radio Receiver, che permette di misurare con precisione la posizione nello spazio, anche in ambienti molto lontani dal nostro pianeta.
Fino ad oggi non era mai stato acquisito il segnale Galileo oltre l’orbita terrestre: un risultato importante segnato da LuGre, che apre la strada a frontiere inesplorate per la navigazione e le comunicazioni interplanetarie.
Nell’ambito del programma Artemis della Nasa, per esempio, l’utilizzo dei segnali Gnss potrebbe rappresentare una soluzione nel breve termine in attesa della futura costellazione dell’Esa (Agenzia Spaziale Europea) Moonlight, destinata a servizi di comunicazione e navigazione lunare.
Uno strumento tutto italiano
LuGre è stato realizzato in Italia dalla società Qascom per conto dell’Agenzia Spaziale Italiana con la collaborazione scientifica del Politecnico di Torino. Il ricevitore è posizionato sul lander commerciale Blue Ghost realizzato negli Stati Uniti dalla società Firefly e sviluppato nell’ambito del programma Clps (Commercial Lunar Payload Program) della Nasa. Fra circa un mese è previsto che LuGre entri in orbita lunare, per poi atterrare sul nostro satellite nei primi giorni di marzo.