Lumière: l’innovazione delle immagini in movimento

0

Illustrazione

Il cinematografo

Il 19 ottobre del 1862 nasceva a Besançon Auguste Lumière, fratello di Louis Lumière (5 ottobre 1864), entrambi considerati i primi cineasti della storia. 

Il cinematografo dei fratelli Lumière rappresenta la prima forma di vero e proprio cinema: la proiezione di fotografie scattate in rapida successione così da dare l’illusione di movimento, di fronte ad un pubblico pagante e riunito in una sala.

In realtà le invenzioni legate alle fotografie in movimento sono state numerose in quegli anni, ma quella dei Lumière aveva il vantaggio della cremagliera: un ingranaggio lineare che assieme ad una ruota dentata viene utilizzato per convertire il moto rotatorio in moto lineare continuo o viceversa. Questa trascinava automaticamente la pellicola a scatti ogni 1/25 di secondo, con una praticità straordinaria, essendo la macchina da presa una piccola scatola di legno, trasportabile e utilizzabile anche come macchina da proiezione.

Auguste e Louis hanno prodotto uno strumento unico ed innovativo, dalla doppia funzione sia di camera sia di proiettore: il cinématographeche sarà poi brevettato il 13 febbraio 1895

La prima pellicola girata con questo strumento, il 19 marzo 1895, era L’uscita dalle officine Lumière (La Sortie de l’usine Lumière), che viene spesso citata come il primo documentario.

Mentre la prima proiezione avvenne il 28 dicembre 1895 nel seminterrato di un locale parigino (Grand Café sul Boulevard des Capucines).

Auguste e Louis Lumière

Il movimento

I Lumière visitarono Londra e New York nel 1896, andando in tour con il cinématographe

Le immagini in movimento ebbero un’immediata influenza sulla cultura popolare con L’arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat (L’Arrivée d’un train en gare de la Ciotat), La colazione del bimbo (Le Repas de bébé) e L’innaffiatore innaffiato (L’Arroseur arrosé).

Il cinematografo Lumière è divenuto noto per le sue “vedute animate“, ovvero scenette realistiche prese dal vero della durata di cinquanta secondi. 

L’interesse dello spettatore era quello di guardare il movimento in sé e di scoprire luoghi lontani, non la rappresentazione delle vicende, delle storie.

Il cinema ha cambiato per sempre il divertissement delle persone, le quali hanno trovato nella rapida sequenza fotografica, ossia nel movimento, un valido svago ma anche un modo per conoscere l’altro, il diverso da sé.

Le inquadrature sono fisse e non esiste il montaggio, sono caratterizzate da un’estrema profondità di campo (ne L’Arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat, ad esempio, il treno è a fuoco sia quando si trova lontano sullo sfondo sia quando arriva in primo piano) e da personaggi che entrano ed escono all’inquadratura in modo casuale.

L’Arrivée d’un train à La Ciotat (Louis Lumière, 1896)

Lo sguardo dominatore

Il nome che i Lumière avrebbero proposto per il cinematografo pare sarebbe stato Domitor, dal latino dominator, che rispecchia i sogni di onnipotenza del positivismo

Guardare la vita quotidiana e salvarla nel tempo significava avere un potere di registrazione delle cose, nonché di vittoria sull’oblio e sulla morte.

Assistere alle proiezioni cinematografiche, infatti, gratificava lo spettatore nel vedere senza essere visto, come un “dominatore” del mondo.

A differenza di quanto si possa pensare, i due fratelli ritenevano il cinema “un’invenzione senza futuro”, poiché credevano che il pubblico si sarebbe stancato dello spettacolo del movimento.

Per loro e per nostra fortuna non è stato così!

Grazie alla geniale intuizione dei fratelli Lumière, oggi possiamo fruire e godere della settima arte: il cinema.



Source link
di Veronica Cirigliano
www.2duerighe.com
2021-10-19 07:00:00 ,

Leave A Reply