Perché leggere questo articolo? La lunga e a volte non del tutto chiara catena di motivazioni dietro le proteste dei trattori. Gli agricoltori hanno un nemico pubblico numero uno, ma anche innumerevoli altri motivi per scagliarsi contro l’Ue. Se a torto o a ragione resta ancora da capire.
Dicono che dovrebbero finire a breve. Perché terminato l’inverno, i contadini dovrebbero tornare al lavoro nei campi. Di fatto, però, da settimane mezza Europa è alle prese con file dei trattori in strada. Gli agricoltori stanno bloccando Germania, Francia, Spagna, Belgio e da fine gennaio anche il nostro Paese. Perché lo fanno? Le motivazioni sono varie, a volte potrebbero apparire anche contradditorie
Chi sono gli agricoltori che protestano?
La prima cosa da specificare potrebbe apparire scontata, ma non lo è. Per cominciare, li definiamo “agricoltori” e non “contadini”. Non solo per quella forma di politicamente corretto che ci fa chiamare “operatore ecologico” lo spazzino, ma anche perché la professione di lavorare nei campi non è più quella immortalata dalla cinepresa di Ermanno Olmi in L’albero degli zoccoli. Gli agricoltori al giorno d’oggi sono veri e propri imprenditori, che lavorano in un settore altamente tecnologico. E anche piuttosto remunerativo. Molto del merito è del sudore della loro fronte, ma anche degli incentivi europei che da decenni piovono sugli agricoltori europei.
Le proteste di queste settimane, in qualche modo lo stanno…
Author: Stefano Marrone
Data : 2024-02-02 13:16:48
Dominio: www.true-news.it
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