Madonna di Trevignano, il sangue sulla statuina è di Gisella Cardia

Il sangue pianto dalla Madonna di Trevignano è di Gisella Cardia. A stabilirlo è una super-intelligenza ordinata dalla Procura di Civitavecchia che indaga per truffa. La notizia arriva dalle pagine del “Corriere della Sera”. Inizialmente si era anche ipotizzato che potesse trattarsi di sangue di maiale o pittura color rubino. Maria Giuseppa Scarpulla, alias Gisella Cardia, aveva invece sostenuto che si trattasse di un fenomeno sovrannaturale. Una tesi rifiuto dalla Chiesa. Stando alla super-intelligenza, il profilo genetico della santona sarebbe finemente sovrapponibile a quello rinvenuto nelle tracce di sangue sulla statuina della Madonna.

Giselle Cardia sostiene di essere destinataria delle “confidenze” della Madonna

L’ex imprenditrice siciliana Gisella Cardia sostiene di essere destinataria delle “confidenze” della Madonna e ogni 3 del mese sale sulla collina per parlare con lei e recitare il rosario con i suoi seguaci. Le autorità religiose hanno invitato i fedeli a non partecipare ai raduni della sedicente veggente di Trevignano Romano. La svolta arrivata dai periti potrebbe giocare un ruolo chiave nell’inchiesta per truffa a carico di Gisella Cardia che adesso rischia di essere rinviata a giudizio.
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Il legale della santona: “Non ha niente da incassare da questa storia”

“Gisella sta benissimo, molto bene – ha detto l’avvocata Solange Marchignoli al “Corriere della Sera” – Dove lei preghi attualmente non lo so, ma so per certo che è mossa da una fede profonda e non ha niente da incassare da questa cosa, conosco lei e il suo modo di vita umile, se non fosse mossa dalla fede sarebbe una pazza a fare tutto questo e matta non è”. “Da un punto di vista scientifico – prosegue – la macchia di Dna merita un approfondimento. Noi aspettiamo di conoscere se si tratta di profilo ibrido o singolo: se il profilo è singolo significa che è solo di Cardia e lo ha messo lei, quindi in questo caso si andrebbe a giudizio, ma se come ci si aspetta il profilo è ibrido vuol dire che il Dna trovato sulla statua contiene anche e non solo Dna di Gisella, cosa che noi ci aspettiamo perché lei ha utilizzato la statuetta, l’ha baciata e maneggiata”.
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“Nessuno conosce il Dna della Madonna”

“A quanto mi consta, dagli esiti di laboratorio non si riuscirebbe a scindere la traccia di sangue femminile da altre forme di Dna da contatto o salivare”, aggiunge l’avvocata. All’osservazione che il fatto che si tratti di sangue umano escluderebbe a questo punto la tesi di un fenomeno sovrannaturale, Solange Marchignoli replica così: “Chi lo può dire, lei conosce il Dna della Madonna? Qualcuno sa dirci? Io non ho risposte. Deduco non sia umano ma questo è un nostro pensiero: ci addentriamo nella fede? Io voglio escludere che non sia solo sangue di Gisella”.