Maltempo, allerta arancione a Milano. Frana nel Lecchese, 120 persone evacuate da un campeggio

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Scatta di nuovo l’allerta arancione su Milano: l’ha diramata la Protezione civile per temporali forti e rischio idrogeologico, mentre l’allerta è gialla per rischio idraulico. Sorvegliati speciali, come sempre, Seveso e Lambro.

Secondo gli esperti del Centro funzionale monitoraggio rischi naturali, infatti, la Lombardia a partire dal pomeriggio di oggi, mercoledì 4 agosto, è interessata da “una saccatura, ovvero una zona di bassa pressione (ndr), di origine atlantica, la quale provocherà un progressivo aumento dell’instabilità con precipitazioni via via più diffuse e insistenti, anche a carattere temporalesco”.

I danni

In serata i primi danni provocati dal tempo. A Villa Guardia, nel Comasco, a causa della pioggia intensa è esondato il torrente Fossato: sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco per mettere in sicurezza la zona. Disagi anche in provincia di Lecco: a Dervio, un centro affacciato sul lago di Como, 120 persone sono state allontanate da un campeggio per la piena del torrente Varrone e per la massa d’acqua accumulatasi nell’invaso della diga di Pagnona.

Il Comune di Dervio ha avvertito la popolazione del “rischio esondazione”, consigliando di “spostare le auto dai box garage” e “non uscire se non strettamente necessario”. “Restiamo in allerta perché siamo ben oltre i 50 metri cubi al secondo, dopo i 65 scatta un’ulteriore allerta. Al momento abbiamo fatto evacuare il campeggio a scopo precauzionale, tutti i servizi sono stati allertati e la Protezione civile è pronta a intervenire sul posto”, ha detto il sindaco Stefano Cassinelli al quotidiano Lecco Today.

Sempre nel Lecchese si è verificata una frana sulla strada provinciale 62 fra Bellano e Taceno: i massi hanno invaso la carreggiata in prossimità di una galleria, provocando la chiusura della strada al traffico. Ed è stata chiusa per smottamenti anche la strada Tremenico-Subiale.

 

 

Sono previste piogge “in graduale intensificazione su Alpi e Prealpi, primi rovesci o isolati temporali sulla pianura nord-occidentale – si legge ancora nella nota – Tra metà pomeriggio e la prima serata si ritiene probabile la formazione di una linea temporalesca tra alta pianura (occidentale) e Prealpi occidentali. Nel corso della notte si verificherà poi una traslazione dei fenomeni verso le province orientali, che risulteranno più diffusi e intensi su fascia di alta pianura e Prealpi”.

Allerta arancione per i temporali anche nel Varesotto, con particolare attenzione per le zone dei laghi e delle Prealpi. L’amministrazione comunale di Varese ha di conseguenza nuovamente deciso, in via precauzionale, la chiusura al traffico della SP 62 nel tratto tra la Rasa e Brinzio. Il traffico sarà consentito solo ai residenti. Si registrano allagamenti nel nord della provincia, vicino al confine con la Svizzera, nella zona di Porto Ceresio e Lavena Ponte Tresa.

La solidarietà

Nel Comasco proseguono nel frattempo le raccolte fondi indette dai Comuni per sostenere chi è stato duramente colpiti dai nubifragi dei giorni scorsi, in particolare a Cernobbio, Laglio e Blevio.

Proprio pensando alle zone della provincia in maggior difficoltà, l’associazione Amici di Como e il Consorzio Como Turistica hanno realizzato il video musicale “E siamo in tanti” – una canzone incisa in collaborazione, tra gli altri, con lo storico gruppo rock italiano dei New Trolls – con l’obiettivo di farlo diventare “un forte segno di speranza e di rinascita”.

Il meteo impazzito sta avendo gravi conseguenze, in Lombardia e non solo: secondo Confagricoltura, “da nord a sud, la penisola italiana è un bollettino di guerra in cui aumenta di giorno in giorno la somma dei danni causati dal maltempo, che potrebbero arrivare a due miliardi di euro”.

In base alle stime dell’associazione, “soltanto negli ultimi giorni la grandine ha devastato strutture, spaccato serre per il florovivaismo e centinaia di ettari di frutteti sono andati distrutti per la violenza delle precipitazioni in molte regioni, in primavera già colpite da gelate, trombe d’aria e temporali violenti”.

Appare quindi necessario “rivedere il Fondo di Solidarietà Nazionale, che risulta inadeguato a far fronte alle esigenze delle imprese agricole colpite dalle calamità naturali” concludono da Confagricoltura.



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