Medici no vax in Puglia, Asl mobilitate: «I nostri elenchi già consegnati alla Regione»

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Mezzogiorno, 4 agosto 2021 – 08:58

L’allarme lanciato sul «Corriere del Mezzogiorno» dal presidente dell’Ordine, Anelli. Il direttore generale dell’Asl Brindisi, Pasqualone: qui ferie forzate e sospensioni

di Antonio Della Rocca

Giuseppe Pasqualone, dg dell’Asl Brindisi
Giuseppe Pasqualone, dg dell’Asl Brindisi

Sembra essersi arenata nella burocrazia regionale la procedura messa in moto per individuare, ed eventualmente sospendere dalle loro funzioni, gli operatori sanitari non vaccinati. Lo stato dell’arte pare essere questo, almeno per quanto riguarda l’area barese. A svelarlo è la stessa Asl di Bari, dopo gli scossoni assestati dal presidente dell’Ordine dei medici, Filippo Anelli, agli apparati burocratici che, a rigore di legge, avrebbero dovuto, in tempi assai ristretti, chiudere il cerchio attorno ai recalcitranti del vaccino anti-Covid. Ai solleciti di Anelli l’Azienda sanitaria così replica: «La Asl Bari ha trasmesso qualche giorno fa alla Regione Puglia gli elenchi dei propri dipendenti, così come previsto dalla norma. In questa fase l’azienda sanitaria è in attesa che la Regione verifichi lo stato vaccinale di ciascuno dei soggetti rientranti negli elenchi, attraverso il sistema regionale Giava vaccinazioni, in modo che possa essere individuato il personale non ancora vaccinato. A valle di questa operazione, che prevede l’invio di una specifica segnalazione alla stessa Asl, sarà possibile procedere con gli accertamenti stabiliti dalla normativa vigente e quindi con i provvedimenti conseguenti».

I camici bianchi non vaccinati

E mentre le carte fanno avanti e indietro sull’asse Asl – Regione, in Puglia, come rileva Anelli, l’Ordine dei medici stima che circa 230 camici bianchi esercitano normalmente la professione malgrado non siano immunizzati. L’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari è fissato dal decreto legge 44 del 1° aprile scorso, convertito con modificazioni dalla legge 76 del 28 maggio 2021. Il testo prevede che «al fine di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza», la vaccinazione costituisce requisito essenziale per l’esercizio delle professioni sanitarie.


L’Asl Brindisi

In Puglia, al momento, solo la Asl di Brindisi, guidata dal direttore generale Giuseppe Pasqualone, risulta avere adottato una linea ferma e rapida nei confronti degli operatori sanitaria no vax, 12 dei quali sono stati già sospesi dal lavoro senza stipendio. Su altre posizioni si attende il pronunciamento del giudice del lavoro che potrebbe arrivare entro questa settimana. Ieri, in un’intervista rilasciata al «Corriere del Mezzogiorno», il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e dell’Ordine dei Medici di Bari, Filippo Anelli, era stato perentorio, richiamando Asl e Regione Puglia al rispetto della normativa «che scandisce anche le tempistiche per stilare l’elenco dei no vax, prevedendo dieci giorni per la comunicazione dei nominativi, a decorrere dall’entrata in vigore del decreto».

Le decisioni di Pasqualone

Allora, com’è stato possibile che solo la Asl di Brindisi abbia proceduto con solerzia? A spiegarlo è il manager Pasqualone: «Sono venuto a conoscenza, in qualità di datore di lavoro, dell’esistenza di operatori no vax tramite i direttori degli ospedali o delle unità operative. In alcuni casi sono stati addirittura gli stessi operatori ad informarmi che non avevano intenzione di vaccinarsi. A quel punto sono scattate le ferie forzate e poi le sospensioni per coloro che non hanno inteso immunizzarsi».

Le procedure

«Abbiamo, quindi, fatto un percorso diverso — insiste ancora il direttore generale dell’Asl di Brindisi, Giuseppe Pasqualone — ma che riteniamo inattaccabile, rispetto a quello assurdo e farraginoso previsto dalla norma. Un percorso che ci ha consentito di chiudere le procedure. A questo punto — riflette Pasqualone — io mi chiedo se sia possibile che i direttori degli ospedali o dei distretti non sappiano se nelle strutture sanitarie che essi governano ci sono o meno dipendenti non vaccinati. Questo mi sembra di una gravità inaudita».

4 agosto 2021 | 08:58

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