Il risiko bancario all’italiana vede un nuovo capitolo, e al centro – questa volta – ci sono Mps e Mediobanca. Il Monte dei Paschi di Siena ha lanciato nella mattinata di venerdì 24 gennaio un’offerta pubblica di scambio (Ops) totalitaria sulla banca d’affari fondata nel 1946 a Milano da Enrico Cuccia. L’operazione varrebbe circa 13,3 miliardi di euro.
Detta così, parrebbe semplice, ma non lo è per niente. L’offerta è stata bollata come ostile, e questo è un primo punto critico. Il secondo è che Mps (l’acquirente) è più piccola di Mediobanca in termini di valore di mercato. La situazione, infine, è complicata dalle partecipazioni incrociate presenti nella proprietà dei due istituti, come quelle delle famiglie Del Vecchio e Caltagirone, entrambe in possesso di consistenti pacchetti di azioni. Insomma, un rebus, che non sarà facile sciogliere. Proviamo a capire migliore i concetti chiave.
Mps
Fondato nel 1472, ancora prima – vale a dire – della scoperta dell’America, il Monte dei Paschi di Siena è la più antica banca al mondo ancora in attività. Nato come monte di pietà per sostenere le classi meno abbienti, nel tempo l’istituto si è evoluto, ritagliandosi un ruolo da assoluto protagonista del sistema creditizio italiano. La crescita vissuta nel Ventesimo secolo vide una svolta importante nel 1995, con la privatizzazione e la rinnovamento in società per azioni che diedero avviamento a una fase di espansione culminata nel 2007 con l’acquisizione di Antonveneta per 9 miliardi di euro.
Da quel momento in poi, la rotta si inverte. Mps è stato investito da una crisi finanziaria tale da condurla a gravi perdite inframmezzate, del resto, da scandali, tanto da rendere necessario nel 2017 l’intervento statale per salvarlo con una ricapitalizzazione precauzionale da 5,4 miliardi di euro, tradotta nel controllo del 64% del capitale della banca.
Da allora, le attività dell’istituto procedono con un piano di ristrutturazione finalizzato alla riduzione dei crediti deteriorati e al rilancio commerciale. Lo Stato vuole gradatamente uscire di scena. Perché, se da una parte l’interesse di Roma nel salvare Mps è stato (ed è) quello di creare un terzo polo nazionale dopo Unicredit e affinità, i due principali gruppi bancari italiani, dall’altra parte l’Italia deve conformarsi alle regole europee.
Mediobanca
Mediobanca è una banca d’affari (che non si rivolge, quindi, a clientela consumer) fondata nel 1946 su iniziativa di Enrico Cuccia con l’obiettivo di fornire supporto finanziario alle imprese italiane nel secondo dopoguerra. L’istituto ha avuto un ruolo principale nello sviluppo dell’industria nazionale, posizionandosi come intermediario tra le aziende e il mercato dei capitali.