Milite Ignoto, la proposta di Decaro: «I sindaci gli diano cittadinanza onoraria»

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In qualità di presidente Anci ho voluto nuovamente invitare tutti i sindaci dei Comuni italiani ad intraprendere lo stesso percorso» della città di Bari «per conferire la cittadinanza onoraria o per intitolare al `Milite ignoto – medaglia d’oro al valor militare´ piazze, vie o altri luoghi pubblici, al fine di riconoscere in ogni luogo d’Italia la `paternità´ di quel caduto, affinché quel soldato, sepolto sull’Altare della Patria cento anni fa e voluto come `di nessuno´, diventi invece patrimonio `di tutti´». Lo ha detto il sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, durante la cerimonia nel teatro Petruzzelli di Bari per il centenario del Milite ignoto alla presenza del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. Decaro ha consegnato al ministro «una pergamena che riporta la volontà della mia città di ricordare e onorare il Milite ignoto come cittadino onorario della nostra comunità in ricordo di tutti coloro che si sono sconfitti e sono decessi in nome della nostra libertà e del futuro del nostro Paese». «La guerra non è mai la soluzione – ha detto Decaro – . Quando parliamo di conflitti armati parliamo di morte, distruzione, violenza, territori e popoli devastati, di donne e uomini, civili e militari che perdono la vita, e questo non può e non deve più accadere. Ricordare questo, significa oggi celebrare il milite ignoto, il sacrificio di chi è caduto in nome di un Paese più libero e più giusto per i propri figli. È in nome di questi valori che il Consiglio comunale della città di Bari, lo scorso primo febbraio, ha approvato una delibera con la quale si conferisce la cittadinanza onoraria al `Milite Ignoto, Cittadino d’Italia´, simbolo e patrimonio di tutti gli italiani».

Il ministro Guerini presenta il francobollo

Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini è a Bari per la presentazione del francobollo e annullo filatelico dedicato al centenario del Milite Ignoto. All’evento partecipano anche il viceministro dello Sviluppo economico, Gilberto Pichetto Fratin, il sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, il commissario generale per le Onoranze ai Caduti, il generale Gualtiero Mario De Cicco, il presidente del Poligrafico dello Stato, Antonio Palma e Lamberto Rosa in rappresentanza dell’Associazione Fortemaso. La cerimonia si svolge nel teatro Petruzzelli di Bari. L’idea di realizzare un prodotto filatelico è nata dal concorso «Un francobollo per il centenario del Milite Ignoto» promosso dall’associazione Fortemaso di Schio che, in collaborazione con il Commissariato Generale, ha coinvolto gli studenti iscritti alle classi quinte dei licei della provincia di Vicenza. Gli elaborati grafici dei ragazzi vincitori diventeranno dei chiudi busta. Il francobollo, realizzato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato su autorizzazione del Ministero per lo Sviluppo Economico sarà distribuito grazie a Poste Italiane. Durante la giornata saranno attive 2 postazioni di annullo filatelico all’interno del foyer del teatro Petruzzelli e presso l’ufficio postale Bari in piazza Umberto, dove i cittadini potranno acquistare e far annullare il francobollo del Milite Ignoto. Prima della cerimonia nel teatro Petruzzelli, il ministro è andato al Sacrario Militare dei Caduti d’Oltremare di Bari per la deposizione di una corona d’alloro.

Il simbolo dell’unità nazionale

Il Milite ignoto rappresenta «un simbolo dell’unità nazionale, perché il suo viaggio cento anni fa ha rappresentato davvero un momento di unificazione nazionale che ha legato tutta l’Italia in quel percorso e oggi, in un momento in cui il Paese si sta riprendendo dopo l’esperienza drammatica della pandemia, cercare di stringerci intorno ai nostri simboli. Credo sia un contributo importante al futuro della nostra comunità nazionale». Lo ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, che oggi partecipa a Bari alla presentazione del francobollo e annullo filatelico dedicato al centenario del Milite ignoto. «Significa ricordare i caduti italiani in tutte le guerre, rendere loro omaggio e testimoniare loro la riconoscenza del nostro Paese» ha detto Guerini, ma «significa anche coinvolgere diverse generazioni, certamente non per celebrare il mito della guerra, ma per ricordare il sacrificio di chi è caduto, di chi ha donato la propria vita per il Paese e di chi anche oggi, militari impegnati nelle missioni in tante parti del mondo ma più complessivamente tutti gli italiani, ha lavorato e sta lavorando per spingere in avanti il Paese». «Credo che si sia bisogno e voglia di questo sguardo ottimista al futuro – ha concluso il ministro – , ma di uno sguardo che non sia superficiale ma molto impegnato e fondato sui valori che ci uniscono».

19 ottobre 2021 | 12:07

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, 2021-10-19 10:07:04
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