Natale in quarantena per un milione e mezzo di italiani. Sileri: “Se c’è il rischio che vadano in giro blocchiamo il Green Pass anche a loro”

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Roma.  Sarà un Natale in quarantena per un milione e mezzo di italiani: tra loro tantissimi bambini e ragazzini con le loro famiglie, intere classi, centinaia di migliaia di giovani spesso asintomatici. Con il rischio, giudicato dagli addetti ai lavori molto alto, che stanchezza di ulteriori restrizioni, sottovalutazione delle conseguenze, scarso senso civico e l’impossibilità di cotrolli si traducano in un piccolo esercito di positivi o di loro contatti diretti che se ne va in giro diffondendo il virus in pranzi, cene, riunioni di familiari e amici, feste.

“Purtroppo non è un rischio campato in aria. Da settimane riceviamo decine di segnalazioni di persone positive e loro contatti che vanno in giro serenamente. Vicini di dimora, colleghi, commercianti che conoscono lo stato di positività di alcuni soggetti ci avvertono e quando siamo in grado di verificare mandiamo le forze dell’ordine – denuncia l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato – Ricordo a tutti che violare l’isolamento è un reato penale. In più i nostri addetti al tracciamento ci dicono che l’atteggiamento delle persone è molto cambiato rispetto a un anno fa. Molta poca collaborazione da parte dei positivi nell’indicare i loro contatti, numeri di telefono che si rivelano falsi.Già, con l’incidenza in continua crescita, il contact tracing è sostanzialmente saltato, se pure la gente non rispetta le regole con il dilagare della variante Omicron a gennaio pagheremo un conto molto salato. Io capisco che le persone non vogliano rimanere chiuse a dimora per le feste, che i commercianti non vogliano perdere il lavoro, ma non si può essere così superficiali”.

Non esistono controlli strutturati per chi è costretto alla quarantena o all’isolamento ma solo a dicembre sono state 160 le persone denunciate perché sorprese in giro. Da oggi, con l’entrata in vigore del nuovo decreto che rende operativa la sospensione del Green Pass per chi si è ammalato dopo l’immunizzazione, il governo ha colmato un vulnus togliendo ai positivi irresponsabili ( che la legge obbliga a rimanere a dimora) lo strumento per potere accedere a bar, ristoranti, cinema, stadi, teatri. E ora il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri propone di estendere la sospensione della certificazione verde a tutte le persone in isolamento.

“Vediamo quello che sta accadendo nel Regno Unito ed è chiaro che anche da noi i casi saliranno a dismisura già nei prossimi giorni. Omicron è un picco nel picco della quarta ondata e sono certo che in Italia è ben più presente dei pochi casi sequenziati. Lo scopriremo la prossima settimana. Intanto – spiega Sileri – non ci possiamo permettere disattenzioni e atteggiamenti irresponsabili. Il blocco del Green Pass per i positivi è fondamentale e io credo che, se i casi dovessero salire in modo esponenziale, applicare la stessa procedura a chi deve rimanere in quarantena potrebbe essere un forte deterrente. Mi appello al senso di responsabilità degli italiani, parlo alle centinaia di migliaia di ragazzi magari positivi asintomatici e contatti diretti: state a dimora, non contagiate familiari e amici in queste feste. Sarebbe una follia, oltretutto con una quarantena così ridotta come è adesso”. Solo una settimana e poi un tampone per chi è vaccinato ed entra in contatto con un positivo, dieci giorni più il tampone per chi non è vaccinato.

 



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[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2021-12-18 21:47:41 ,www.repubblica.it

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