Sarebbe il corpo di Cristian Casian Molnar quello trovato questa mattina nel Natisone, nei pressi del greto dove è avvenuta la tragedia che il 31 maggio ha coinvolto i tre ragazzi.
Il 25enne era disperso dal giorno dell’incidente, cercato senza sosta dai soccorritori per settimane. Fino a oggi, quando il calo del livello dell’acqua ha facilitato il ritrovamento: era incastrato fra rami e rocce, a circa 500 metri dal ponte romano a Premariacco.
Manca ancora l’identificazione ufficiale, ma sembra praticamente certo che si tratti proprio dell’ultimo dei tre giovani travolti dalla piena. I corpi delle altre due ragazze, Bianca Doros, 23 anni, e Patrizia Cormos, 21 anni, erano stati trovati pochi giorni dopo a circa 700 e mille metri dal punto della scomparsa.
Più volte i familiari della vittima avevano chiesto che non venissero interrotte le ricerche, nonostante per settimane queste si fossero rivelate infruttuose. “Non fermatevi, mio fratello è ancora vivo”, continuava a ripetere il fratello Petru Radu, che da passo passo ha seguito l’attività dei soccorritori.
La scomparsa nel fiume
Quel 31 maggio Cristian e le due ragazze erano stati sorpresi dalla piena improvvisa del fiume Natisone mentre lo attraversavano a piedi. Più volte avevano contattato il 112, mentre si stringevano su un isolotto per resistere alla corrente.
I soccorsi, però, arrivarono troppo tardi: un pompiere tentò di raggiungerli a nuoto e altri provarono a lanciargli delle corde, ma i tre vennero trascinati dalla corrente.
Le ricerche per ritrovarli proseguirono senza sosta nei giorni successivi. Prima che i soccorritori rinvenissero i corpi delle due ragazze, dal fiume era riemersa la borsa di Patrizia, contenente il cellulare da cui erano partite le chiamate al 112.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2024-06-23 12:58:38 ,www.repubblica.it