«Nel cda solo esponenti della maggioranza, è una pagina buia»- Corriere.it

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di Cesare Zapperi

La presidente di Fratelli d’Italia contesta l’esclusione del candidato indicato dal suo partito. Decisivo anche l’accordo tra Forza Italia e Lega

L’esclusione dal consiglio di amministrazione della Rai del rappresentante di Fratelli d’Italia, anche per opera degli alleati di centrodestra (Lega e Forza Italia) che si sono accordati per i loro esponenti, non va giù a Giorgia Meloni. Che solleva la polemica sui social: «Quando l’Italia era ancora una Nazione democratica la governance della Rai, l’emittente pubblica, contemplava la presenza dell’opposizione, a cui spettava la Presidenza e la presenza nel Cda. Nell’epoca della maggioranza arcobaleno, invece, Fratelli d’Italia – unico partito di opposizione e secondo molti sondaggi primo partito italiano – viene epurato da qualsiasi rappresentanza, così che il servizio pubblico, pagato con i soldi di tutti gli italiani, sia più simile al modello cinese che a quello di una qualsiasi Nazione democratica».

«Pagina nera»

La presidente di Fratelli d’Italia contesta che siano stati indicati quattro consiglieri (oltre ai due di indicazione governativa) che sono espressione derlla sola maggioranza. «I partiti che sostengono Draghi, negando per la prima volta nella storia il diritto di rappresentanza all’opposizione, hanno scritto una delle pagine più buie della storia della Repubblica Italiana. Evidentemente la nostra crescita fa così tanta paura da giustificare la spudorata violazione dei più basilari principi democratici. Ma se facciamo cosi paura è perché siamo liberi: questa è una buona notizia e una ragione in più per continuare a batterci».

15 luglio 2021 (modifica il 15 luglio 2021 | 09:46)



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