Netflix, cosa c’è dietro la strategia di trasferire i profili condivisi

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Da qualche tempo, Netflix è sulla difensiva. Le ragioni sono note: i concorrenti aumentano – l’ultimo arrivato è Paramount+ –, la quota di mercato viene erosa e gli abbonati iniziano addirittura a calare. E così parte la controffensiva del colosso fondato da Reed Hastings: nuove formule più economiche con pubblicità e soprattutto guerra aperta al password sharing, ovvero la pratica di condividere un solo abbonamento tra più abitazioni (in teoria vietata, ma fin qui tollerata ampiamente da Netflix).

jeffrey dahmer

Il nuovo piano di abbonamenti sostenuto dagli annunci pubblicitari arriva in Italia dal 3 novembre, avvicinando la piattaforma alla tv tradizionale

I problemi

D’altra parte, quando gli azionisti iniziano a starti col fiato sul collo (il valore delle azioni è calato del 52% da inizio anno) i 100 milioni stimati di quelli che agli occhi di Netflix sono “scrocconi” diventano un potenziale bottino da monetizzare il prima possibile. In Sudamerica (il primo continente a fare i conti con questo cambio di strategia), le modalità adottate da Netflix sono state abbastanza dirette: in alcuni paesi si è incentivato chi si collegava da un’abitazione diversa a sottoscrivere un nuovo abbonamento (ma questa strategia è stata appena dismessa, probabilmente a causa di numerose cancellazioni di abbonamenti), in altre nazioni latinoamericane si è invece preferito far pagare un extra per aggiungere singoli utenti che si trovano al di fuori dell’abitazione.

Nel mondo nord-occidentale, Netflix la sta invece prendendo decisamente più alla larga. Non solo è ancora oggi possibile condividere password senza particolari problemi, ma la piattaforma di streaming ha deciso di adottare una strategia indiretta che maschera la volontà di farci acquistare un abbonamento tutto nostro in un gesto di premura, un’attenzione nei confronti dei cambiamenti che la nostra vita attraversa.

“Le persone si muovono. Le famiglie crescono. Le relazioni cambiano. La vita continua”, scrive infatti Netflix in una mail che sta venendo inviata a tutti i suoi abbonati, segnalando come oggi sia possibile – a meno di non bloccare entro pochi giorni la funzionalità – trasferire il proprio profilo. La situazione immaginata è la seguente: vi lasciate con il vostro partner ma – per non perdere la personalizzazione del profilo Netflix, la cronologia e tutto il resto – non siete più costretti a continuare a condividere lo stesso abbonamento (che è un po’ spiacevole), potete adesso trasferire il profilo in un nuovo account che vi pagate da soli.

Lotta alla condivisione

Già testato in parecchi paesi del Sudamerica contestualmente alla lotta al password sharing (che da noi, invece, non è ancora arrivata), più che permetterci pacificamente di traslocare il nostro account sembra essere una strategia passivo-aggressiva per farci smettere di scroccare l’abbonamento dei genitori o di condividerlo con gli amici, in vista di un giro di vite che potrebbe lasciarci privi di entrambi. 



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di Andrea Daniele Signorelli www.wired.it 2022-10-27 05:00:00 ,

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