«No al modello francese, il vaccino deve essere una scelta non può essere un obbligo»- Corriere.it

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di Valeria Sforzini

Il segretario della Lega a colloquio dal premier a Palazzo Chigi per discutere di riforme e riaperture. Il leader del Carroccio: «Tirare fuori il green pass per prendere un caffè è fuori discussione»

Nella mattinata di mercoledì 14, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto un incontro a Palazzo Chigi con il segretario della Lega Matteo Salvini. L’incontro è avvenuto a poca distanza da quello che il premier ha avuto martedì con il leader del Pd Enrico Letta e con il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani. I temi del colloquio hanno riguardato le riforme, in particolare la necessità di intervenire speditamente su giustizia, concorrenza e fisco, le prospettive economiche generali del Paesee l’evoluzione del quadro epidemiologico.

Green pass alla francese

Salvini si è detto contrario all’ipotesi di estendere il green pass alla francese anche in Italia: «Nessun modello francese. L’obbligo, la costrizione, chiedere il green pass per chi prende l’autobus o un caffè è fuori discussione. Cosa ne pensa Draghi? Chiedetelo a lui, ma le scelte estreme non piacciono nè a me nè a lui, mettiamola così – ha commentato – Se ci sono eventi particolarmente affollati, lo stadio, ci possono essere una richiesta di controlli sacrosanta. Il modello francese non è un modello». E riguardo all’obbligo vaccinale ha aggiunto: «Tutti i fragili hanno tutta la convenienza di mettersi in sicurezza con il vaccino. Il vaccino deve essere una scelta non può essere un obbligo».

Riforme

Sulle riforme, il leader leghista ha detto di condividere con il premier l’urgenza di chiudere i capitoli relativi alla giustizia, alla riforma fiscale e alla pubblica amministrazione, e di avviare i cantieri fermi. «C’è totale condivisione su come andare avanti nei prossimi mesi: bisogna correre sulle riforme. Quindi la riforma della giustizia da portare in Parlamento e da approvare entro l’estate – ha spiegato Salvini al termine dell’incontro – Chiunque si metterà di traverso avrà nella Lega un avversario perché la situazione economica è positiva, è una estate con una crescita a doppia cifra. Lavoriamo con buon senso. Ho detto al presidente che la Lega c’è».

Riaperture

Il segretario della Lega ha avanzato richieste che vanno dalla riapertura delle discoteche, alla modifica dei criteri per individuare i colori delle regioni. «Ho sottoposto al presidente ciò che e’ stato avanzato dalle Regioni: cambiare i criteri di colori ed eventuali chiusure, quindi passare dal numero dei contagi a quello dei ricoveri e delle terapie intensive, che fortunatamente è sotto controllo – ha detto Salvini – Ci potranno essere più contagi? Sì, ma questo non vuol dire che ci saranno più ricoverati e morti». Riguardo alla riapertura dei locali, il leader del Carroccio ha spiegato di aver chiesto che vengano riaperti già da questo fine settimana seguendo i protocolli di sicurezza del caso. «Bisogna far tornare a divertire i giovani in maniera sana, sicura e controllata – ha aggiunto – perché è meglio un divertimento sicuro in posti sicuri che l’illegalità».

14 luglio 2021 (modifica il 14 luglio 2021 | 16:51)



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